Non si fermata neanche il giorno di Natale la caccia a Luca Materazzo, latitante ufficialmente da tre giorni e ricercato perchè accusato di essere l’assassino del fratello Vittorio. Gli uomini della squadra mobile stanno facendo terra bruciata attorno a lui. Controllano e fanno visita a tutti quelli che lo conoscono. La Procura di Napoli l’altro giorno ha lanciato un appello e un monito ricordando a chi aiuta il latitante di ritenersi suo complice e quindi passibile di una denuncia penale per favoreggiamento. Intanto da due giorni monta la polemica sui social sulla fuga di Luca Materazzo. Perché non lo hanno arrestato? Oppure: perché non lo hanno monitorato? Possibile che se lo sono fatti scappare? Possibile perdere di vista un incensurato, un ragazzo di buona famiglia? Ci si chiede ribadendo che fin dal primo momento i sospetti si erano concentrati su di lui visti i numerosi errori commessi. Mancava la prova schiacciante: ovvero il Dna i cui risultati sono arrivati solo tre giorni fa.Troppo tardi. Luca era già uccel di bosco da una decina di giorni. Aveva fatto anche una colletta racimolando 1500 euro tra amic e parenti. Ora è nascosto da qualche parte. Gli inqurenti almeno al momento escludono che possa essersi imbarcato su di un aereo per raggiungere mete più tranuille. Non è stato trovato il nome nelle liste di imbarco degli aereoporti di Napoli e Roma. Si stanno controllando anche altri scali. Ma gli uomini della squadra mobile ritengono che sia in Italia e per questo che continuano i controlli ad amici e familiari. In attesa che qualcuno commetta l’errore e metta gli investigatori sulle sue tracce.