Non si danno pace i familiari di Gennaro Iovinella e Caterina Perotta. L’omicidio della donna e poi del figlioletto Luigi di soli tre anni e i suicidio dell’uomo hanno sconvolto la tranquillità di Frattaminore e comuni limitrofi. Sofia Iovinella, sorella dell’assassino suicida non ha dubbi: “Qualcosa deve essere scattato nella mente di Gennaro. Lui non voleva separarsi dalla moglie e le aveva anche chiesto di rimandare tutto di qualche anno giusto il tempo necessario a far crescere il loro bambino in una famiglia all’apparenza unita. Ma la moglie non ha voluto. Se qualcosa è scattato è avvenuto all’improwiso. Non credo che avesse in mente questo assurdo gesto. Lo abbiamo incontrato ieri, e non sembrava che avesse qualche problema”. Anche l’altro fratello di Gennaro, Agostino, non riesce a comprendere l’assurdo gesto: “Non si era rassegnato alla separazione, voleva che il rapporto andasse avanti ancora per un po’. Temeva per il figlio”. Chi conosceva la coppia la descrive come gente profondamente religiosa come peraltro dimostrano le tante immagini sacre presenti nella loro abitazione. Eppure il loro era apparso un matrimonio felice, avevano atteso tanto per poter avere un figlio. Arrivato tre anni fa. L’uomo però era precipitato a quanto pare in una crisi profonda, non riusciva a trovare un lavoro ed era costretto a sopravvivere con lo stipendio della moglie che faceva la commessa in un negozio al corso Durante a Frattamaggiore, che ieri era chiuso per lutto. Un chiodo fisso che lo ha portato giorno dopo giorno alla pazzia, esplosa ieri mattina e sfociata nel duplice omicidio prima di ammazzarsi. Ma c’è chi invoca a un Dna familiare votato al suicidio. Una tragica eredità, una famiglia segnata da violenze e suicidi. Quattro anni fa, il padre di Gennaro Iovinella, si tolse la vita in carcere, nel quale scontava una pena per violenze in famiglia e in particolare nei confronti della moglie. Si resta in attesa dei risulttai dell’autopsia per capire come sono morti i tre. Intanto gli interrogativi sul gesto restano tutti.