Ercolano: due secoli di carcere ai signori del pizzo. E tornano in cella i boss Papale e D’Anna

Grazie alla sentenza arrivata nei giorni scorsi da parte della V Sezione della Suprema Corte di Cassazione tornano in galera due elementi di spicco del cartello criminale “Ascione-Papale” . Si tratta di Ciro Papale, cinquantacinquenne, di Ercolano, sorvegliato speciale, condannato a sette anni e sei mesi di reclusione per con- corso in estorsione continuata e aggravata dall’articolo 7 della Legge Falcone e di Alessandro D’Anna, trentatreenne di Portici, sorvegliato speciale, condannato a sei anni di reclusione, anche lui per concorso in estorsione continuata e aggravata dal metodo camorrista e concorso in tentata estorsione continuata e aggravata, reati commessi a Ercolano fino all’aprile 2009.

La sentenza della Cassazione oltre a riportare in carcere due pericolosi camorristi ercolanesi ha messo la parola fine sulla battaglia di legalità portata avanti con coraggio da alcuni anni dai commercianti  grazie ai quali sono stati inflitti in via definitiva circa due secoli di carcere ad esponenti di spicco del cartello criminale nato dall’unione tra gli Ascione e i “catanesi” di vico Moscar­dino. Gente come Ciro Montella, alias ‘o lione, capoclan della zona Fiorillo – ai confini con Torre del Greco – che per conto dei Bottone avrebbe dettato legge a corso Resina. Ma anche Luigi Nocerino, ribattezzato dagli inquirenti il “boss del racket ai cantieri edili” per la sua capacità di creare un vero e proprio si­stema, con tanto di percentu­ali fisse sugli appalti imposte agli imprenditori della zona. Sia Montella che Nocerino si trovano attualmente reclusi al regime del carcere duro. Condanna confermata (18 anni) anche per Vincenzo Spagnuolo, uomo del clan Ascione-Papale che recentemente ha incassato 30 anni di cella in primo grado in quanto accusato dell’omicidio di Salvatore Barbaro, vittima innocente della camorra uc­ ciso per errore i l13novembre del 2009.
Coinvolto in questo processo anche Fausto Scudo (6 anni la condanna per lui) l’ex esattore oggi pentito che ha svelato agli inquirenti tutti i misteri del sistema pizzo, delineando con precisione le dinamiche e le strategie della cosca. Anche grazie alle sue dichiarazioni le forze dell’ordine riuscirono a met­tere le mani sul libro mastro del racket, l’elenco dei commercianti taglieggiati dagli uomini del clan. Numeri e cifre che hanno raccontato la storia di un incubo lungo 20 anni. Un inferno cancellato – in pochi mesi – da un gruppo di commercianti coraggiosi e aiutati da magistrati e uomi­ni in divisa.
Gli eroi anti-pizzo che sono stati capaci di spazzare via la camorra dalle strade del Miglio d’Oro.

L’ELENCO DELLE CONDANNE CONFERMATE
Ciro Montella 17 anni
Giuseppe Capasso 12 anni
Alessandro D’Anna 6 anni
Giovanni Di Dato 11 anni
Fabio Gargiulo 8 anni e 4 mesi
Pasquale Grazioli 10 anni
Giuseppe Martorano 6 anni
Domenico Nocerino 20 anni
Emanuele Nocerino 6 anni e 6 mesi
Luigi Nocerino 27 anni
Carmela Papale 5 anni
Ciro Papale 7 anni e 6 mesi
Pietro Papale 15 anni
Antonio Sannino 13 anni e 4 mesi
Fausto Scudo 6 anni
Vincenzo Spagnuolo 18 anni
Mario Papale 8 anni

 

 

 


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