Ercolano, i familiari di Salvatore Barbaro aprono la passeggiata per la legalità

Ercolano. Passeggiata contro il ‘pizzo’ di Natale, questa mattina, tra le strade del commercio ad Ercolano promossa dall’associazione antiracket della Fai ‘Ercolano per la legalità’. Ad aprire la passeggiata i familiari di Salvatore Barbaro, detto Salvo, vittima innocente di camorra ucciso il pomeriggio del 13 novembre 2009 nel comune vesuviano. L’omicidio, è emerso dalle indagini, fu un clamoroso errore di persona: Salvo percorreva via Mare a bordo di una ‘Suzuki Swift’, un’auto dello stesso tipo di quella usata dal vero obiettivo del commando. ”Noi oggi siamo qui per non far dimenticare ciò che è successo quel pomeriggio di sette anni fa e per fare in modo che non accada mai più” ha detto Giovanna Scudo, la mamma di Salvo presente insieme ai due figli, Mario e Agnese che lungo il tragitto hanno incontrato commercianti e imprenditori. A loro è stato rinnovato l’invito a non piegarsi al racket e a denunciare qualsiasi tentativo di estorsione. Tra i presenti il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto : ”Siamo vicini e grati ai tanti imprenditori che hanno consentito alla città di riscattarsi dalla camorra che imponeva pesanti tangenti in questo periodo dell’anno. Mettendo a rischio la sicurezza personale e delle proprie famiglie, in decine hanno denunciato i propri aguzzini consentendo centinaia di arresti e condanne. La nostra presenza è un modo per ringraziarli e per testimoniare la costante vicinanza dello Stato che qui ha vinto la battaglia contro la camorra”. All’iniziativa carabinieri e agenti del commissariato della polizia di Stato Portici – Ercolano, un gruppo di commercianti ribellatisi al racket negli anni scorsi e oggi parte integrante dell’associazione. Grazie alle denunce e alle attività investigative, negli ultimi anni duri colpi sono stati assestati ai due clan rivali che si sono contesi il territorio imponendo tangenti e spacciando droga. Nino Daniele, presidente dell’antiracket di Ercolano ha annunciato che ”il Comune di Ercolano preparerà una deliberà quadro per costituirsi parte civile in tutti i processi contro la criminalità organizzata”. Giuseppe Scognamiglio, presidente della cooperativa sociale ‘Giancarlo Siani’ che gestisce la Radio web e un fondo agricolo confiscato, entrambi intitolati alla memoria del giornalista ucciso dalla camorra, ha aggiunto: ”Come ogni anno siamo presenti alla passeggiata antiracket per consolidare sempre più il rapporto con la città affinchè il modello Ercolano di lotta al racket sia un esempio di rilevanza internazionale ‘esportabile’ in altre città e affinchè le camorre e le mafie vengano allontanate e sconfitte a favore di una economia legale e virtuosa”. Al termine della passeggiata l’associazione antiracket è passata anche in via Belvedere, laddove anni fa vi era una influenza della camorra, per marcare il territorio con la presenza della legalità.


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