Ercolano,uccise un killer rivale che aveva tentato l’assalto con una bomba: 20 anni di carcere all’erede del boss

E’ stato condannato a 20 anni di carcere Giorgio Di Bartolomeo, genero del defunto boss  di Ercolano, Raffaele Ascione ‘o luongo all’epoca tra i reggenti del clan e boss emergente, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio di Carlo Polese, avvenuto la notte del 19 agosto 2003. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato davanti al gup Francesca Ferri. Il pm Sergio Ferrigno della Dda di Napoli aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione, ma per il giudice il killer di Polese è più giusta la pena massima per l’omicidio volontario senza premeditazione. Dalle indagini dei carabinieri è emrso che la notte del 19 agosto 2003 il commando dei Birra-Iacomino prese d’assalto il condominio “Moquette”, roccaforte degli Ascione-Papale. Avevano una bomba e volevano compiere un gesto dimostrativo contro i rivali. Tra loro c’era anche Polese. Le vedette, però, si accorsero dell’irruzione e comicnciò un conflitto a fuoco nel quale perse la vita Carlo Polese, colpito mentre tentava di scavalcare un muretto. Un proiettile vagante, poi, colpì anche un ignaro passante, che cercava scampo: rimase ferito, ma si salvò.Giorgio Di Bartolomeo è stato indicato dai pentiti come un boss sanguinarsio ed emerente. Il fatto che fosse il genero del boss, all’epoca in carcere ma sempre molto temuto, lo poneva in una posizione di assoluto comando. “Voleva prendersi tutta Ercolano…Fu lui a sparare da quell’appartamento…”, hanno spiegato con varuie sfaccettature una quindicina di pentiti. E ora è arrivata la stangata a 20 anni di carcere.

 

(nella foto giorgio di bartolomeo)

 


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