Fontana, Juve Stabia: “Pensiamo solo al Catania sapendo quale è il nostro obiettivo”

Gaetano Fontana, tecnico della Juve Stabia alla vigilia del big match di domani contro il Catania torna su quanto accaduto negli spogliatoi nel dopo gara di Taranto:”Non ho mai visto nulla di quello che è successo a Taranto nella mia carriera, né da giocatore né da allenatore. Sembrava una campagna elettorale. Probabilmente il mio successo crea invidia, cerco di spiegarmi così gli atteggiamenti dei colleghi, dato che non ho il piacere di conoscerli di persona. Parlano di noi per non nascondere i loro problemi. È un atteggiamento solamente mediatico che a me non appartiene, io non ho tempo di occuparmi anche degli avversari, penso solo alla mia squadra. Il Catania è una squadra di indubbio valore, l’abbiamo anche visto alla prima di campionato. Credo che sia doveroso per loro puntare ad un posto ai playoff nonostante la penalizzazione. Davanti a noi abbiamo squadre costruite per vincere il campionato (Foggia, Lecce e Matera), ma noi vogliamo stuzzicarle. Se a marzo siamo ancora a contatto con loro, lavoreremo per sprintare. Abbiamo delle mancanze sia a livello di organico che a livello mentale. Dai dati che rileviamo durante le partite posso testimoniare che non c’è stato un calo atletico, credo che stiamo correndo male. La cosa più importante ora è riordinare le idee, dato che forse qualcosina abbiamo mollato visti i tanti impegni. Il Catania ha entusiasmo e sta andando a mille, ci sono anche giocatori che hanno disputato categorie più importanti di questa, quindi c’è da stare molto attenti. Chiedo alla mia squadra di recuperare il massimo della lucidità e calma olimpica. C’è bisogno di cattiveria agonistica per ottenere i tre punti domani. Il Catania dispone di grandi calciatori offensivi, credo sia fondamentale da parte nostra continuare a puntare sulle nostre caratteristiche, confido nell’organizzazione di gruppo. Il manto sintetico può essere un problema iniziale per loro, ma lo è anche per noi quando andiamo a giocare in manti naturali, ma poi tutto sparisce, il risultato è troppo importante. Per il girone di ritorno dobbiamo ributtarci nel lavoro. La pausa mi servirà per ridare un po’ di ordine e per ridare la fiducia alla squadra. Non dobbiamo staccare la testa dall’obiettivo. Sulla squadra c’è qualche acciacco di troppo, il lavoro di 4-5 mesi si fa sentire. Lavorare sul sintetico stressa più del normale le articolazioni”.

Ivano Cotticelli


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