I clan Cesarano e Loreto-Ridosso si erano divisi la periferia Nord di Castellammare, Pompei e Scafati. TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

Sono complessivamente 9 tra boss e gregari dei clan Cesarano di Castellammare e Ridoso-Loreto di Scafati, le persone finite in carcare stamane nell’ambito dell’inchiesata della Dda di Salerno su un giro di estorsioni messo in piedi dai due clan nel territorio di Pompei e Scafati e la periferia Nord di cCstellammare. In pratica secondo le indagini della Dda i due clan di erano divisi equamente le estorsioni sul territorio.  Fondamentali per arrivare alla conclusione dell’inchiesta e agli arresti sono state le dichiarazioni dei fratelli Moxedano, noti imprenditori dell’Area Nord di Napoli e conosciuti come il loro impegno nel mondo del calcio a partire dal vecchio Napoli fino al Savoia e alla Turris per citarne alcune. Il clan Cesarano in particolare aveva preteso una tagente di ben 5 mila euro al mese sulla sala Bingo gestita dai Moxedano all’uscita del casello autostradale di Pompei arrivando a picchiare selvaggiamente il parcheggiatore perché i soldi arrivavano in ritardo. Tra le sedici ordinanze in carcere sono finiti il boss Luigi Di Martino detto giggino ‘ o profeta, reggente del clan Cesarano, l’altro reggente  Nicola Esposito detto o’ mostro, e poi il “colletto bianco” del clan Ridosso-Loreto,  Roberto Cennatiempo, Giovanni Cesarano detto Nicola, Gennaro Ridosso,  Luigi Ridosso 1986 e Salvatore Ridosso mentre risulta irreperibile Fiorentino Di Meglio. Agli arresti domiciliari invece sono finiti Francesco paolo D’Aniello,  Alfonso Morello, Vincenzo Pisacane e Dariuccio Spinelli. Misure interdittive invece per Giacomo Casciello, Giovanni Immediato e mario Sabatino.


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