Il pony express della droga della Riviera di Chiaia è parente del boss Mele di Pianura

Il cognome pesante e la parentela con la famiglia del boss Vincenzo Mele aveva destato già i sospetti degli investigatori che avevano notato quel giovane incensurato che partiva da Pianura per fare il giro dei locali della movida della Riviera di Chiaia. Giuseppe Mele, 23 anni secondo gli investigatori era diventato il “pony express” della droga. Ora quel cognome, quella parentela, dopo il suo arresto dell’altra sera, hanno spinto gli investigatori a continuare le indagini. In primo luogo perché nella sua abitazione sono stati trovati altri circa 200 grammi di cocaina in forma solida, oltre alla somma di 400 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio, un bilancino di precisione ed un taglierino. Quantitivo di droga eccessivo per un semplice pusher e tra l’altro incensurato. Gli investigatori  volgiono capire se Giuseppe mele possa avere avuto un ruolo interno al gruppo Mele di Pianura, facendo da custode e spacciatore. Si cerca anche di ricostruire la rete di clienti che il giovane si era creato a Chiaia. Dal sequestro del telefono cellulare potrebbero emergere nuovi particolari e anche i nomi di altri clienti che utilizzavano le commissioni a domicilio del pony express della droga.

 


Articolo precedenteHiguain in tv: “Andare via da Napoli è stata una scelta sportiva”
Articolo successivoFaida di Scampia: i tre fratelli pentiti Caiazza in aula contro i boss Mennetta e Riccio