Napoli. “Siamo in linea con il cronoprogramma, ora bisogna andare spediti per cantierizzare in primavera e partire con l’abbattimento delle ‘vele’ all’inizio dell’estate”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, coglie al volo la visita di Laura Boldrini, presidente della Camera, per incalzare il governo sul piano per eliminare gli edifici del Rione Scampia, conosciuti come ‘Vele’, palazzoni nati negli anni Settanta come progetto di edilizia popolare e diventate invece il simbolo del degrado e della pervasiva presenza della camorra. Un’accelerazione colta dalla Boldrini che oggi a Napoli ha avuto vari incontri e all’Università ha parlato della violenza sulle donne. Boldrini conferma la sua vicinanza agli abitanti delle Vele e promette: “Cercherò di accompagnare il percorso”. Parole che pronuncia a Casa di Antonia Sartiaco, 29 anni, due figli e un terzo in arrivo, casalinga e con il marito che fa lavori saltuari. Lei vive alla vela Gialla da sei anni, in un degrado che la Boldrini stessa definisce “sconcertante” mentre attraversa i putridi corridoi a cielo aperto della vela, tra rifiuti e pozze di fango che si formano dai tubi ormai marci. Ma Antonia fa parte di quel folto gruppo di famiglie che non hanno certezze sul proprio futuro: le nuove case costruite dal Comune (che ha lanciato il bando per altri 50 alloggi) sono state date a chi viveva nelle Vele con un titolo di assegnatari. Ma ci sono centinaia di famiglie (circa 350 per i comitati Vele, il Comune avvierà un censimento) che occupano abusivamente le abitazioni. “Per tutti ci sarà un tetto sulla testa” sottolinea però il sindaco de Magistris tra gli applausi di quanti abitano nelle Vele e sognano una casa nuova come quella in cui vive Elisa, costruita a venti metri dalla Vela gialla dove ha abitato per venti anni: “Questo sarà il primo Natale della nostra nuova vita” scandisce commossa nel suo tinello davanti a de Magistris e alla Boldrini. E la presidente della Camera elogia lei e gli abitanti di Scampia che “rimboccandosi le maniche sono i primi a lottare contro la camorra”, proponendo una giornata alla Camera “con i sindaci e i comitati delle periferie, perché è qui che si va davvero la politica oggi”. Ma la Boldrini ha guardato anche oltre l’abbattimento delle Vele e l’assegnazione di nuove case: “Il risultato oggi – ha detto – è sotto gli occhi di tutti, poi però bisogna investire di più nel meridione e io mio auguro che questo governo lo ponga al centro della sua agenda”. L’investimento per l’abbattimento delle Vele è nel Patto per Napoli che, spiega de Magistris, “ora deve volare”, senza titubanze nonostante il cambio di governo. Ma da Palazzo San Giacomo sono fiduciosi anche vista la nomina a ministro per il Mezzogiorno di De Vincenti che, infatti, in serata conferma il dialogo telefonico con il sindaco e accoglie “con piacere – dice – le parole di de Magistris sul valore del Patto per Napoli promosso dal Governo e che, tra i tanti progetti, prevede quello molto significativo dell’abbattimento e riqualificazione delle Vele”. E a monitorare l’evoluzione sarà proprio Laura Boldrini che promette alle mamme di Scampia: “Finché sarò presidente della Camera potrete contare su di me” e stimola la partecipazione: “Il tempo che passate nei comitati non è tempo perso. Non serve a niente restare a casa a guardare la tv”. Una mobilitazione che la presidente della Camera ha chiesto anche nel pomeriggio, nella seconda tappa della sua giornata a Napoli, parlando di violenza di genere: “Dobbiamo essere tutti femministi. La violenza sulle donne è un tema che riguarda tutta la società e gli uomini devono essere al nostro fianco. Mi appello a tutti i cittadini a unirsi nella battaglia contro la disinformazione, la menzogna, l’odio”. Un odio che corre sui social network e che brucia nella provincia in cui si è tolta la vita Tiziana Cantone: “Quella vicenda è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che si sta allargando in modo impressionante”, commenta Boldrini che ricorda alle ragazze di “essere vigili, non cadere in trappola”.