Lecce. E’ partita nel 2012 l’indagine della Dia sfociata oggi nell’operazione Federico II con l’arresto di 20 persone accusate a vario titolo di associazione di stampo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Due le organizzazioni criminali smantellate dagli uomini della Dia, impegnati con 100 unità tra Lecce e provincia, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Salerno. Ad un sodalizio è stata contestata l’aggravante mafiosa. Si tratta del clan capeggiato da Andrea Leo, alias ‘Vernel’, 45 anni, esponente di spicco del gruppo di Vernole (Lecce) della Scu dedito alle estorsioni e al traffico di stupefacenti. E’ invece italo-albanese il secondo gruppo sgominato, capeggiato da Kristaq Boci, 46 anni, di Valona, che dalla ‘Terra delle aquile’ faceva arrivare in Salento ingenti quantitativi di eroina e marijuana da smistare poi soprattutto sul mercato locale. Ad uno degli arrestati, Giuseppino Mero, 52enne di Cavallino (Lecce), già in carcere dal 2014, su proposta di applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale avanzata dal direttore della Dia di Lecce, sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore stimato di oltre 600.000 euro, per i quali è già stata chiesta la confisca.