Polonia. Iniziate venerdì con l’irrituale iniziativa dei deputati dell’opposizione di occupare l’aula della Camera bassa (Sejm), costringendo i colleghi a spostarsi in un’altra sala per approvare la legge di bilancio, sono proseguite ieri ed anche oggi le manifestazioni in difesa della libertà di stampa. Tutto è iniziato dopo che la maggioranza del Pis (il partito Legge e Giustizia) ha deciso di ridurre dal prossimo anno gli accrediti per i giornalisti che seguono i lavori parlamentari. Solo due a testata con il divieto tassativo di scattare foto o girare immagini dei lavori dell’Aula. Un sistema per impedire che vengono immortalati eventuali violazioni delle regole, come l’attività dei cosiddetti ‘pianisti’ (i deputati che votano anche per i colleghi assenti) polacchi. Il presidente polacco Andrzej Duda, esponente del Pis di Jaroslav Kaczynski, ma da cui si e’ dichiarato indipendente, si e’ offerto di mediare con l’opposizione. Oggi non si sono registrati progressi ed un nuovo incontro e’ previsto per domani. Il Pis di Jaroslav Kaczynski, il gemello sopravvissuto al presidente Lech deceduto quando il suo aereo si schianto’ al suolo in Russia nel 2010 in un incidente vicino a Smolensk, da quando nel 2015 ha sbaragliato l’opposizione e conquistato la maggioranza assoluta ha dato il via ad una serie di controverse riforme, finite nel mirino dell’Ue. Tra questa quella della Corte Costituzionale che ne ha ridotto i poteri.