Con l’aiuto di 2 dipendenti delle Poste e di 2 dipendenti del Comune di Napoli, clonavano carte di credito con le quali acquistavano costosi smartphone di ultima generazione. La banda, composta da 14 persone, ha fatto acquisti per circa 300mila euro, in tre regioni: Campania, Lazio ed Emilia Romagna. L’organizzazione criminale è stata sgominata oggi dai carabinieri di Napoli che hanno eseguito misure cautelari tra Campania e Lazio. I Carabinieri della compagnia Napoli Centro hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal gip su richiesta della Procura partenopea, nei confronti di 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, indebito utilizzo di carte di credito, accesso abusivo a sistemi informatici, peculato, falso, sostituzione di persona e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra i destinatari dell’ordinanza spiccano due dipendenti del Comune di Napoli e due impiegati della società Poste Italiane. L’associazione per delinquere era “dedita alla clonazione di carte di credito, asportate dai centri di smistamento postale durante la spedizione dall’istituto di credito al cliente, e poi utilizzate per acquisti fraudolenti, principalmente telefoni cellulari, in diverse regioni italiane, con l’esibizione di documenti contraffatti contenenti dati sensibili degli interessati estrapolati presso gli uffici anagrafe del Comune di Napoli”. Per 4 dei destinatari dell’ordinanza è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 7 gli arresti domiciliari e per 4 la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio o servizio.
I passaggi chiave della vicenda sono stati documentati dai carabinieri della compagnia di Napoli Centro attraverso dei video. Le carte di credito venivano trafugate nei centri di smistamento postale del capoluogo campano con la complicità dei dipendenti delle Posta, durante il tragitto per la spedizione a casa dei titolari, e poi clonate. Per gli acquisti venivano poi abbinate a documenti falsi prodotti con i dati sensibili forniti dai due dipendenti dell’anagrafe del Comune di Napoli, che è estraneo alla vicenda. Assicurati alla giustizia i due capi del gruppo, gli unici ad avere contatti con i “referenti” alle Poste e al Comune, e con l’hacker che clonava le carte e contraffaceva o falsificava documenti. Sette persone andavano a fare gli acquisti e il ricettatore, che piazzava sul mercato gli smartphone a prezzi quasi uguali a quelli di mercato, facendo intravedere “l’affare” agli acquirenti.
Tramite una nota, il procuratore della Repubblica Giovanni Colangelo e l’aggiunto Fausto Zuccarelli chiariscono che le carte erano poi usate per acquisti fraudolenti, principalmente telefoni cellulari, in diverse regioni italiane, mostrando documenti contraffatti con dati sensibili degli interessati estrapolati negli uffici anagrafe di Palazzo San Giacomo.
Custodia cautelare in carcere
ABBRUZZESE Enrico, nato a Napoli il 30.06.1969 2.
SOMMA Vincenzo, nato a Napoli il 03.10.1967 3.
DI DONATO Enrico, nato a Napoli il 23.11.1974 4.
VITONE Salvatore, nato a Napoli il 15.11.1973
Palumbo Stefano
Santojanni Ilaria
Marino Giovanni
Martone Emanuele
Stravato Marco
Montescuro Salvatore
Sospensione dall’ufficio di pubblico servizio
Pane Alessandro
Lieto Vincenzo
Vitagliano Giuseppe
Pasquale Merolla