C’è un sospettato per l’omicidio di Raffaele “Lello” Pisa ucciso nella serata di ieri nei pressi di un centro scommesse di via Giorgio dei Grassi a Pianura. Un pregiudicato del quartiere è stato fermato dalla polizia, interrogato a lungo, sottoposto all’esame dello stube e poi rilasciato. Le indagini e le decisione della magistratura che aspettano la relazione della polizia deciderano eventualmente del suo futuro giudiziario qualora venissero ritrovati riscontri ai sospetti. Quattro colpi di pistola per una esecuzione di tipo camorristico nei confronti di una persona che apparentemente non aveva avuto mai niente a che fare con la camorra locale. Esperto in truffe informatiche e cononscente di alcuni pregiudicati legati al clan Mele il 37enne ucciso potrebbe aver pagato con la vita queste sue conoscenze e non abituali frequentazioni. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa abbia scatenato di nuovo il piombo della camorra, dopo una tregua di alcuni mesi, con l’agguato fallito di sabato contro il boss Salvatore Romano, “Muoll Muoll”, alleato dei Mele e poi con l’omicidio di ieri sera. Quelli del “Cannavino” ovvero il gruppo criminale dei Pesce-Marfella-Foglia sta cercando di imporre il proprio predomino sugli affari illeciti del rione e per questo è di nuovo passato al contrattacco con i due agguati. Gli inquirenti stanno anche valutando altre piste investigative come quelle personali, questioni di donne, uno sgarro informatico alla persona sbagliata, ma le modalità e il luogo lasciano pensare in modo particolare a un nuovo avvertimento dìi quelli del “Cannavino” nei confronti dei nemici Romano-Mele