Raimondo Caputo faceva “fare e vedere” alla figlia più piccola della compagna “anche cose da adulta”. E’ quanto raccontato dalla bimba ai responsabili della casa famiglia nella quale è ospitata con le sorelle. A riferirlo, sentita come teste nel processo sulla morte di Fortuna Loffredo, una delle psicologhe della casa famiglia. Presenti in aula entrambi gli imputati, Raimondo Caputo per omicidio e violenza sessuale, e Marianna Fabozzi, che avrebbe coperto le violenze sulle sue figlie. La bimba di 3 anni e mezzo al suo ingresso in comunità, ha raccontato la teste in un passaggio particolarmente delicato, “aveva la tendenza a strusciarsi su pupazzi, sedendosi sopra a cavalcioni, o contro i bordi del letto. Poi, nel corso della sua permanenza in comunità è venuta fuori la figura di ‘Titò’ come persona che le faceva fare anche cose da adulta. Ha raccontato di aver visto a casa film in cui una signora si mette sulle gambe di un uomo e si struscia, poi ci ha detto di averlo visto fare ai genitori. Poi di averlo subito dal padre”. Anche nella sorella maggiore sono stati osservati “comportamenti sessualizzati” anomali per una bambina della sua età, con sfregamenti delle parti intime quando era sola in stanza. In un caso è stata notata in camera in una posizione ambigua con un’altra bambina. “Da allora abbiamo deciso che le porte delle stanze devono restare aperte”, ha spiegato la teste.
(nella foto Marianna Fabozzi)