Castellammare di Stabia. Sono due le insegnanti del Liceo classico di Castellammare di Stabia ad essere state travolte dall’onda degli studenti che questa mattina ha invaso l’istituto per avviare un periodo di autogestione. I giovani hanno promosso un’assemblea permanente e attendono un confronto con le istituzioni che era già stato programmato nei giorni scorsi. Il sindaco, Antonio Pannullo, ha assicurato la sua presenza, insieme con la dirigente scolastica, Fortunella Santaniello, che gestisce le due sedi del Liceo in via Marconi e in via Virgilio. In totale sono circa 1.200 gli studenti dei due plessi. ”Questa mattina, alle ore 8, c’erano quasi tutti – spiega la dirigente scolastica – all’ingresso si trovavano cinque insegnanti che hanno ritenuto di dover arginare la massa che spingeva, sia per impedire che i ragazzi si potessero fare del male, sia per offrire un accesso ai disabili e a chi voleva entrare per fare lezione. In questo pigia pigia, due professoresse sono state travolte e hanno riportato contusioni. I ragazzi sono entrati senza alcuna conseguenza per la loro incolumità. Mai svolto lezioni in locali non idonei. Oggi pomeriggio era già programmato un incontro con il sindaco che ha assicurato massima collaborazione, offrendoci dei locali comunali. Abbiamo chiamato anche i rappresentanti dei genitori perché a loro vogliamo spiegare come sono andate le cose. Questo istituto, che ha carenza di aule, garantisce da oltre dieci anni lo svolgimento completo delle lezioni, mediante la compattazione dell’orario su cinque giorni”.
“Quanto accaduto oggi al liceo classico di Castellammare di Stabia non può lasciare indifferenti: presenteremo nelle prossime ore un’interrogazione nei confronti dell’amministrazione comunale affinché relazioni su fatti che hanno raggiunto le cronache nazionali”. Così Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare di “Prima Stabia”.
“Ci troviamo di fronte ad un malessere generazionale che non bisogna in alcun modo trascurare. – ha continuato Ungaro – Gli studenti da tempo stanno subendo una situazione che mina il diritto allo studio di tutti, tra aule chiuse, strutture carenti e sovraffollamento. Tutto ha portato questa mattina ad una accesa protesta durante la quale la vicepreside è rimasta ferita. I motivi della manifestazione sono chiari e condivisibili ma è bene chiarire che non si può trascendere, mai, in fatti spiacevoli. La legalità dev’essere sempre al primo posto. Bisogna tutelare il corpo insegnanti e gli studenti mettendo tutti nelle condizioni di insegnare e di studiare. Non possiamo fare altro che sperare che la situazione si sblocchi quanto prima e cercheremo di capire, tramite un’interrogazione, com’è stato possibile che questa situazione si sia incancrenita fino a tal punto”.
Ciro Serrapica