Finisce in Procura la vicenda dell’Ecotransider, l’azienda della famiglia Ragosta che tratta rifiuti umidi ubicata nel Casertano a Gricignano d’Aversa, piena Terra dei Fuochi, definita dalla cittadinanza “la fabbrica della puzza” per il cattivo odore emanato e che ha provocato nei mesi scorsi proteste, presidi e manifestazioni. Già la settimana scorsa il presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania Gennaro Oliviero (Pd) ne aveva chiesto l’immediata chiusura ricordando sia la decisione dell’Asi di Caserta (Area Sviluppo Industriale), che dopo aver vinto la battaglia davanti a Tar e Consiglio di Stato aveva annullato a carico della società la licenza per l’utilizzo parziale dei suoli, che quella del Comune di Gricignano, che dal canto suo aveva proceduto alla revoca del permesso a costruire all’Ecotransider rendendo di fatto la fabbrica, come ha spiegato Oliviero, “una struttura abusiva”. Tra l’altro l’organismo regionale aveva anche emesso una risoluzione di indirizzo che dava mandato alla Giunta di mettere “in atto i dovuti provvedimenti per la chiusura definitiva di quella che è unanimemente definita la fabbrica della puzza”. In mancanza della chiusura, oggi la Commissione regionale si è riunita decidendo, alla presenza del vice-presidente della Regione Fulvio Bonavitacola, di inviare così alla Procura della Repubblica di Napoli Nord la documentazione “per denunciare il dirigente della Regione che non ha ancora avviato la procedura per la chiusura dell’Ecotransider”. Ne dà notizia il consigliere Francesco Emilio Borrelli, presidente del gruppo consiliare Campania Libera, Psi e Davvero Verdi. “Di fronte ai rischi per la salute dei cittadini e ad una situazione poco chiara – scrive Borrelli – non possiamo che chiedere l’intervento della Procura per ottenere l’immediata chiusura dell’impianto già chiesta nelle scorse settimane”.