Scafati, Saladino nominato commissario prefettizio: era stato a Boscoreale

Scafati. E’ Vittorio Saladino, 65 anni, il commissario prefettizio che guiderà nell’ordinaria amministrazione il Comune di Scafati. In attesa del decreto di scioglimento del consesso civico da parte del Presidente della Repubblica, il prefetto Saladino provvederà alla provvisoria amministrazione del comune salernitano. Il sindaco Aliberti lo scorso 28 novembre annunciò le dimissioni attraverso il suo profilo Facebook, ratificate qualche giorno dopo. Le dimissioni giunsero a seguito della pesante accusa del reato di voto di scambio, formulata dalla procura Antimafia di Salerno. Tre giorni prima il tribunale del riesame di Salerno aveva deciso per Aliberti la custodia cautelare in carcere. Decisione non eseguita perché in merito dovrà pronunciarsi la Corte di Cassazione che non ha ancora fissato l’udienza per la trattazione. Le dimissioni di Angelo Pasqualino Aliberti, diventate irrevocabili allo scoccare della mezzanotte di oggi, portano il Comune al Commissario. Saladino, ex avvocato penalista, Prefetto dal 2005 è noto nel territorio per essere stato il presidente della commissione prefettizia straordinaria del Comune di Boscoreale, nel 2006, sciolto per infiltrazioni camorristiche. Ha all’attivo la guida di numerosi comuni d’Italia sciolti per ragioni amministrative o per infiltrazioni mafiose, ma è anche finito al centro di un’inchiesta per abuso d’ufficio quando era prefetto di Rimini, tra il 2010 e il 2011, per l’annullamento di una multa. Lo scorso anno la Procura di Rimini, contestò all’ex Prefetto, ad un dirigente della Prefettura e a un ex comandante della Polizia Municipale della Provincia l’annullamento – in totale – di 15 multe a parenti e amici. Nel caso di Saladino la contravvenzione incriminata gli era stata annullata direttamente. Saladino era stato ascoltato dagli inquirenti e si era difeso sostenendo che la contravvenzione era stata elevata nel corso dell’attività di servizio presa secondo la giustifica addotta dall’indagato, durante un’uscita di servizio, cioè l’acquisto di un quadro da regalare in un’occasione ufficiale. Una vicenda che Saladino ha chiarito nell’ambito dell’indagine della Procura di Rimini.

A Boscoreale, Saladino aveva adottato il pugno duro con i dipendenti comunali. L’incarico durò appena un anno e nel febbraio del 2007 con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fu sollevato dall’incarico per ‘sopravvenute esigenze di servizio’ e sostituito con il Prefetto Ivo Salemme che traghettò, insieme a Francesco Antonio Cappetta e Francesco Greco, il comune commissariato per 18 mesi, fino alle nuove elezioni che decretarono la vittoria del sindaco Gennaro Langella. Il Prefetto nominato stamane a Scafati – Comune difficile sul quale pende anche una richiesta di scioglimento per infiltrazione mafiosa – ha una lunga esperienza in zone difficili dello stivale, dalla Campania alla Sicilia dove è stato Prefetto di Agrigento, fino a Rimini, nel 2010 e poi ultimamente a Fermo e per finire ad Isernia. Vittorio Saladino è stato nominato con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dovrà gestire l’ordinaria amministrazione fino ad eventuali decisioni del Ministero dell’Interno sulla proposta di scioglimento del Prefetto di Salerno su Scafati.


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