Scarcerata la coppia di truffatori in trasferta che aveva preso 2mila euro a un’anziana in Valle d’Aosta

Sono stati rimessi in libertà i due arrestati per la truffa del ‘falso avvocato’ messa a segno ai danni di una pensionata di 83 anni di Charvensod. Il gip Davide Paladino, dopo aver convalidato l’arresto operato in flagranza di reato dai carabinieri, ha accolto le richieste delle difese dei trentunenni residenti a Milano Gennaro Caiazzo (originario di Napoli) e Agostina Di Maio. Nei confronti di Caiazzo (avvocato Claudio Maione), è stata applicato il divieto di dimora in Valle d’Aosta, mentre per Di Maio il giudice non ha stabilito alcuna misura cautelare. “L’unico motivo dell’arresto era che la mia assistita si trovava in auto con il signore. La perquisizione su di lei aveva dato esito negativo”, commenta l’avvocato Laura Mangosio. “Suo figlio è stato coinvolto in un incidente stradale con feriti, c’è una somma da pagare perché non venga arrestato”: così, hanno spiegato i carabinieri, la vittima era stata contattata al telefono il 14 dicembre. All’uomo aveva consegnato 1.900 dei 3.926 euro richiesti. L’udienza di convalida si è svolta in carcere a Brissogne. Entrata in casa dopo che Caiazzo si era fatto aprire la porta, la nuora dell’anziana aveva chiamato il 112 insospettita dal modo di fare del falso avvocato e dal fatto che chiedesse in pegno dei gioielli per i 2.000 euro mancanti. Vistosi scoperto, l’uomo aveva preso il denaro ed era fuggito. La coppia era stata fermata pochi minuti dopo a bordo di un’auto noleggiata: Caiazzo aveva ancora con sé il denaro e i due, spiegano i carabinieri, avevano ammesso “le proprie colpe”.


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