Individuato nel Milanese, a Melegnano, una ‘stamperia’ di soldi falsi, succursale di un’organizzazione piu’ ampia, ben conosciuta in Europa come “Napoli group”: un insieme di professionisti della contraffazione di banconote, soprattutto Euro, ma anche dollari, tutti con origini fra Napoli e Caserta, ma attivi in tutta Italia e in buona parte d’Europa. L’indagine dei Carabinieri dell’Anticontraffazione, supportata anche dall’Europol, ha portato all’arresto di Antonio Bardetti, 35 anni, che gestiva la “stamperia” nel sud Milano, e di altri dieci persone (dall’inizio dell’anno ad oggi), di cui 2 sempre nel milanese, due in Toscana, uno in Campania e altri in giro per l’Europa. Bardetti e’ solo il gestore del laboratorio, in un normale appartamento: e’ stato arrestato e portato al carcere di Lodi. L’uomo, napoletano, è legato al mago delle truffe on line e dello smistamento sempre attarverso la rete delle banconote false in tutta Europa, quel Carmine Guerriro di Castellammare di Stabia cononsicuto sul web come il “Monsignlore” arrestato tre giorni fa insieme con tutta la famiglia e alcuni complici.Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 800 pezzi da 10 euro, 205 pezzi da 20 e 33 pezzi da 50 gia’ impacchettati, oltre alle stampanti laser e ai nastri che servivano a simulare gli ologrammi. Molti dei materiali utilizzati per la composizione venivano acquistati, secondo gli inquirenti sul “dark web” e gli stessi prodotti potevano essere rivenduti sempre nella “rete nascosta” sui cui si trovano anche darmi e droga. Le banconote, riconoscibili come appartenenti allo stesso ceppo da caratteristiche visibili solo attraverso strumenti sofisticati, sono state rintracciate tra Parigi, Marsiglia, la Spagna, Genova e la Toscana.
Ben fatte e tutte di taglio piccolo (20 e 50 euro i piu’ comuni, ma anche i 5 euro venivano prodotti) e vendute con un ricarico del 20, 30 ma anche 40 per cento. I soldi venivano accettati anche dai distributori automatici di sigarette e snack, ma piu’ spesso smerciati presso tabaccai o distributori di benzina. Per quanto riguarda invece i dollari falsi pronti da distribuire, sono stati alcuni agenti del Secret Service americano a recarsi in Italia per verificare la fattura delle banconote. Ma la “professionalita'” dei malviventi e’ tale per cui, in un episodio, sono riusciti a realizzare addirittura una falsa banconota da 300 euro e piazzarla in un mercato del nord Europa. Per “Napoli group” si intende un variegato gruppo di contraffattori che lavorano in proprio e per conto della criminalita’ organizzata, tutti appartenenti al contesto campano. Li identifica cosi’ il board europeo cui collaborano funzionari della Banca Centrale e investigatori e che monitorano lo stato del fenomeno a livello continentale. Talmente professionisti da andare in giro ad insegnare l'”arte” anche in Romania, Bulgaria e Colombia, con tanto di valigetta piena di soldi per mostrare i risultati. La “produzione” dopo veri e proprio ordinativi fatti da pregiudicati, e lo smistamento al dettaglio toccava poi ad altre figure di minore importanza. “Se all’Italia dunque va il primato della contraffazione, anche le operazioni di contrasto sono altrettanto importanti: quasi l’80% dei fenomeni viene intercettato” ha detto il colonnello dei Carabinieri Francesco Ferace, alla conferenza stampa di questa mattina a Milano. La procura cui fa capo l’ampia indagine e’ quella di Napoli nord.