Soldi falsi venduti on line, Guerriero racconta la sua verità

Castellammare di Stabia. Soldi falsi venduti on line: il ‘mago’ dell’informatica si difende. Carmine Guerriero, il ‘monsignore’ di Castellammare ritenuto uno degli haker più pericolosi d’Europa ha raccontato la sua verità. Questa mattina si è tenuto nel carcere di Poggioreale l’interrogatorio di garanzia per Carmine Guerriero, dinanzi al Gip di Torre Annunziata che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane stabiese e dei complici. In una seduta fiume, l’hacker stabiese ha rilasciato dichiarazioni spontanee, con le quali ha lasciato intendere di essere stato “costretto” a commettere crimini informatici. «Dopo il clamore del mio primo arresto, ed essendo stato “bollato” dalla stampa come un “mago” dell’informatica, ho ricevuto pressioni da varie organizzazioni criminali, alle quali non potevo sottrarmi». Il giovane stabiese è stato arrestato qualche giorno fa a seguito di un operazione interforze condotta dalla Guardia di Finanza ed alla quale hanno preso parte altre forze di polizia europee, tra le quali l’Europol. Nell’operazione sono stati arrestati, tra gli altri, la madre e la sorella, ora detenute ai domiciliari. Secondo le prime indiscrezioni, lo stesso informatico avrebbe negato la consistenza dell’associazione per delinquere con le familiari, infatti pare che abbia affermato di averle “soltanto usate” in alcune occasioni, ma le ha scagionate da ogni responsabilità organizzativa. Carmine Guerriero, difeso dagli avvocati Olga Coda e Carmine Iovino, rimane rinchiuso nel carcere di Poggioreale. Si attende ora il termine per il Riesame.

 Ciro Serrapica

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