I carabinieri hanno arrestato a Santa Maria Capua Vetere , su ordine del Gip di Napoli, il 47enne Tommaso Del Gaudio, esponente della famiglia cosiddetta dei “Bellagiò”, ritenuta legata al clan dei Casalesi. Del Gaudio, già detenuto da diversi mesi, risponde di estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli. Secondo la Procura antimafia il 47enne avrebbe preteso e ottenuto tra aprile e maggio di quest’anno la somma di seimila euro dai proprietari dell’azienda per cui lavorava, la DHI Spa (Di Nardi Holding), che effettua il servizio di raccolta dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere e in altri comuni del Casertano, minacciando altrimenti di intervenire presso gli altri dipendenti per astenersi dal lavoro. Nella società Del Gaudio rivestiva il ruolo di responsabile di cantiere. Le indagini partirono proprio da un episodio di agitazione dei dipendenti avvenuto il 16 aprile scorso, quando fu interrotto improvvisamente per 24 ore il servizio di raccolta a Santa Maria Capua Vetere. Per questi fatti Del Gaudio fu già fermato nel giugno scorso, ma il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere non ritenne sussistente l’aggravante mafiosa. Sono poi sopraggiunte le decisive dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e dell’imprenditore vittima, Alberto Di Nardi, che hanno convinto il Gip di Napoli a emettere ordinanza. Di Nardi fu arrestato peraltro nei mesi scorsi perché coinvolto in un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha accertato un giro di mazzette al comune di Maddaloni, con l’ex sindaca Rosa De Lucia finita anch’essa in manette (poi scarcerata).