Torre Annunziata, il nuovo baby boss: “Commissà mi avete rovinato il Natale”

“Commissà, sono innocente. Non c’entro niente. Non ci rovinate il Natale”. Aveva cercato di difendersi e di evitare l’arresto Luigi Sperandeo, il giovane di Torre Annunziata che aveva organizzato un nuovo gruppo criminale dopo la maxi retata di aprile che aveva smantellato il Terzo Sistema. Venticinque anni ma già con le idee chiare e con in testa il sogno di comandare e di diventare un boss. Come lo è stato per anni suo zio Alfredo, arrestato a Milano nel 1994 dopo tre anni di latitanza che in quegli anni era il reggente della cosca dei Gionta prima che crescessero i figli del padrino Valentino. Luigi Sperandeo, figlio di Raffaele o’ biondo del rione  Provolera, stava tentando la scalata a tutta la città. Aveva messo insieme un piccolo gruppo di gente fidata.Gente come Giuseppe Lombardo che il 18 agosto del 2014 era stato arrestato a Pozzallo, in Sicilia. Si era occupato del­la latitanza di Aldo Gionta, dai documenti per la fuga al piano per rag­giungere Mal­ta. Era lui secondo gli investigatori l’esattore del racket del nuovo gruppo guidato da Sperandeo. Mentre il terzo arrestato (ai domiciliari come Lombardo), ovvero Vincenzo Della Ragione si occupava dell’approvvigionamento della droga e di rifornire i pusher.


Articolo precedenteDe Laurentiis: “Col Real sarà la partita delle partite. Per Pavoletti è fatta”
Articolo successivoCamorra: in manette tre esponenti di spicco del clan Belforte