Fine pena mai: è la richiesta del pm Katia Cardillo per Ionut Alexa, il romeno accusato di essere l’assassino del giovane Natalino Migliaro, morto a seguito di un’aggressione avvenuta tra il 4 e il 5 ottobre del 2014 a Lido Lago di Battipaglia.Il giovane straniero è anche accusato di aver violentato la fidanzata della vittima, Francesca Giannetto. Un violento e un aggressivo l’imputato descritto nella dura requisiotria del pm nel corso del processo in corso in Corte d’Assise di Salerno. Tra l’altro proprio nel corso della penultima udienza Alexa avrebbe anche minacciato tutti di morte: il pubblico ministero, gli avvocati e i giudici. I due giovani battipagliesi furono aggrediti mentre erano appartati in auto in una piazzola di via Idrovora a Battipaglia nei pressi della località Lago. Cpn Ionut Alexa c’era un complice, non ancora identificato.Il ragazzo fu massacrato con un bastone e morì due mesi dopo in ospedale per le gravi ferite riportate, la ragazza invece fu brutalmente violentata e picchiata. Ad incastrare il violento assasino furono le tracce del Dna. Ora a due anni di distanza in arrivo la senten∑a che potrebbe dare giustizia alle due famiglie, quella del giovane ucciso e a quella della ragazza violentata. A gennaio la sentenza.
(nella foto la giovane coppia aggredita e nel riquadro il presunto assassino Ionut Alexa)