Camera penale di Torre Annunziata, D’Aquino: “Basta ingerenze del Consiglio dell’ordine, si occupasse della crisi del settore”

Torre Annunziata. Sospette ingerenze del Consiglio dell’ordine nella richiesta di annullamento delle elezioni della Camera Penale: l’avvocato Elio D’Aquino rimette la delega che gli è stata conferita dall’Ordine per i ‘rapporti con i penalisti’ e rivendica l’autonomia dell’associazione. Duro discorso dell’avvocato nel corso di un’assemblea del Consiglio dell’ordine degli avvocati torresi. D’Aquino ha contestato le ingerenze di esponenti del Consiglio nell’associazione della Camera Penale: “Trovo assolutamente singolare che questioni interne ad un’as­sociazione privata, ancorché prestigiosa quale la Camera Penale, trovino spazio in una discussione del Consiglio dell’Ordine. Non mi risulta che ciò sia avvenuto per altre associazioni. Ho apprezzato il documento del Presidente Torrese precedente al mo­mento elettorale con il quale chiariva la sua posizione di equidistanza dai conflitti elet­torali che pure emergevano in maniera evidente tra varie fazioni interne all’associazio­ne dei penalisti. Ma quel do­cumento fu necessario perché circolavano voci su presunte ingerenze dell’Ordine sui criteri. E’ venuto – ha detto l’ex Presidente e fondatore della Camera Penale oplontina – il momento non solo di essere equidistanti, ma anche di apparire tali, onde evitare che il buon nome del Consiglio venga trascinato in conflitti di natura politico fo­rense che non devono appar­tenergli”. L’avvocato ha parlato di presunte pressioni che ‘membri autorevoli del consiglio del’ordine avrebbero esercitato sul collegio dei probiviri, che ha chiesto l’annullamento delle elezioni. “Qualcuno va addirittura voci­ferando di una convocazione urgente fatta al presidente dei probiviri il giorno 30 dicembre per persuaderlo in tal senso. Ovviamente le voci e i pettegolezzi devono essere estranei alla nostra cultura di professionisti seri». E poi la decisione in netta contestazione con le ingerenze che il consiglio presieduto da Gennaro Torrese sta avendo nelle questioni della Camera Penale: “Per scongiurare qualsiasi equivoco ritengo, per senso di responsabilità, di dovere rimettere irrevocabilmente la delega che mi è stata confe­rita dall’Ordine di “rapporti con i penalisti”, delega che ritengo allo stato incompatibi­le con possibili miei impegni futuri in un delicato momento che attraversa l’associazione dei penalisti. Questo mi darà la libertà di potermi esprime­re come avvocato penalista nell’ambito del dibattito in corso senza condizionamen­ti e di partecipare a future assemblee dei penalisti in piena indipendenza ed auto­nomia. Soprattutto mi darà la libertà di commentare nelle sedi opportune il singolare provvedimento dei probivi­ri, emesso ‘inaudita altera parte’, dunque a mio avviso illegittimo e privo di senso quanto ai percorsi argomen­tativi utilizzati”. L’avvocato D’Aquino nel corso del suo intervento nell’assemblea del consiglio dell’Ordine ha anche puntato il dito contro la situazione in cui versa l’Avvocatura e non solo del foro di Torre Annunziata: “Le politiche degli organi rappresentativi dell’intera avvocatura sono state fallimentari e oggi stiamo pagando il prevalere di interessi clientelari che hanno determinato un ingresso sconsiderato di un numero sproporzionato di avvocati, molti dei quali faticano anche a pagarsi lo studio o la cassa avvocati. Sappiamo che in atto una inversione di tendenza che vede purtroppo la cancellazione dall’albo di molti colleghi”. E infine: “Gli esami di avvocato continuano ad essere una truffa di Stato, la politica degli incarichi che vengono affidati dalle varie sezioni del Tribunale è ambigua, il potere contrattuale nei confronti dei settori della politica e della magistratura è ai minimi termini. Si spendono sul piano nazionale milioni di euro per la convegnistica e una fasulla formazione e non si è pensato invece di istituire un fondo di garanzia per gli avvocati in difficoltà, molti dei quali si apprestano a diventare i nuovi poveri”. E poi ha concluso: “E’ di queste problematiche che dovrebbero occuparsi l’ordine degli avvocati e non di fisiologici dissapori che possono intervenire all’interno di un’associazione privata”.


Articolo precedenteSei vittorie e un pareggio, il Napoli d’inverno vola
Articolo successivoMicrosoft lancia strumento controllo privacy su Windows 10