Camorra, omicidio Pisa: il 32enne ucciso per una vendetta trasversale

Non era un camorrista, ma conosceva e frequentava qualcuno del gruppo Romano-Mele, in guerra con i Pesce-Marfella a Pianura. Ecco perché è stato ammazzato lo scorso 13 dicembre Raffaele Pisa detto “’o Lello”, 32enne poco conosciuto dalle forze dell’ordine fino a quel momento. Per alcuni giorni era rimasto il dubbio sul movente dell’agguato, tanto che neppure la pista dell’errore di persona era stata esclusa.
Ma, come riporta Il Roma, gli approfondimenti dei poliziotti della squadra mobile della questura, ben supportati dai colleghi del commissariato di zona, sono arrivati a una prima conclusione: l’uomo è stato ucciso per una vendetta trasversale. Si è voluto lanciare un sinistro messaggio ai ras nemici, difficile da uccidere in quanto stanno molto attenti in questo periodo negli spostamenti per il quartiere e comunque si vedono poco in giro. Dunque, la contrapposizione è sempre la stessa: i Pesce-Marfella- Foglia contro i Romano-Mele e alcuni ex Lago. Uno scenario chiaro, in cui si alternano fasi di guerra ad altre di tregua. Ma da settembre la tensione è nuovamente sali- ta ed è stato alzato il tiro contro Salvatore Romano detto “Muollo muollo”, 37enne ras di vico Grottole sfuggito a un clamoroso agguato nei pressi di casa il 10 dicembre.
Poi si sarebbe verificato un secondo attacco del cartello “marfelliano” con vittima il 32enne conosciuto solo per un precedente per truffa e non per camorra: Raffaele Pisa appunto, che abitava a poca distanza dal luogo dell’agguato.
Non essendo un affiliato alla camorra, non temeva per la propria vita e così  per l’esecutore materiale del delitto è stato “facile” portare a compimento la propria missione di morte e lanciare i segnali agli avversari.


Articolo precedenteMattarella a Napoli: al Gambrinus per caffè e sfogliatella
Articolo successivoMalato terminale sposa la compagna e muore dopo cinque giorni