“Tanti amministratori pubblici fanno chiacchiere al vento: invece dovrebbero sedersi e presentare alla stampa e ai cittadini il bilancio della loro attività , quello che hanno concretamente fatto, enumerandole ad una a una”. Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca nel suo spazio a Lira Tv. “A volte – ha detto De Luca – incontro amministratori a cui chiedo, ‘che hai fatto in una anno?’. Faticano a rispondere. Oppure ‘dimmi un’opera pubblica che hai realizzato o appaltato’. Io ho proposto un riassunto delle cose fatte in un opuscolo che vedremo di distribuire anche nelle edicole. Un amministratore si giudica da quello che fa, non da quello che dice”. De Luca ha spiegato che “in mancanza di cose concrete su cui parlare, il dibattito pubblico si orienta ogni mattina su una polemica diversa. Quando mancano iniziative concrete, allora crescono litigi, scontri interni alle forze politiche. Meno cose concrete abbiamo da proporre, più cresce il clima di litigio permanente che trascina il Paese verso cose lontanissime dai problemi quotidiani”. De Luca ha elogiato, in questo senso, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Speriamo che le sue sollecitazioni, l’equilibrio e la pacatezza possano trasmettere serietà e rigore a tutti i protagonisti della vita pubblica”.
“Il Pd ha la responsabilità del vezzo di usare in termini di lotta politica le iniziative giudiziarie”. Ha detto ancora il governatore della Campania Vincenzo De Luca a Lira Tv, sottolineando che la strumentalizzazione politica degli avvisi di garanzia “è stata molto usata soprattutto dal Pd, ora è usato da tutti a seconda di chi fa comodo”. Sul tema, De Luca ha parlato anche delle iniziative del Movimento Cinque Stelle: “Grillo ha proposto una cosa di una semplicità ovvia – ha detto – il riconoscimento che l’avviso di garanzia non significa niente, è solo un atto giudiziario a favore di un indagato. Poi si è immediatamente pentito. Io ho una posizione che non cambia da anni: difendiamo l’autonomia della magistratura e il suo controllo di legalità che è un bene per i cittadini e la democrazia. Basta rispettare la norma costituzionale ch stabilisce che le sentenze le emettono i giudici non altri e poi che fino a sentenza definitiva un cittadino è innocente”.
