E’ un amico personale del sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo (si conoscono fin da quando erano ragazzi) e ha addirittura un incarico al comune l’avvocato stabiese A.V. da ieri pomeriggio diventato famoso in tutto il mondo per aver rubato durante la cena di gala al Teatro San Carlo di Napoli dopo lo spettacolo “Tre volte 10”, la storica “camiseta” di Diego Armanado Maradona. Quella con cui vinse i Mondiali di calcio del 1986, della della famosa “mano de Dios” e del gol più bello nella storia del calcio, quello realizzato contro l’Inghilterra scartando mezza squadra partendo dalla propria trequarti sempre nella stessa gara. La sua famiglia da sempre impegnata in politica e nel sindacato. Il giovane avvocato lavora molto nel mondo dello spettacolo e per questo che era tra gli invitati Vip alla cena di gala di Maradona. La maglia e le scarpette rubate dalla busta su un tavolo dove c’era anche l’ex centravanti del Napoli Andrea Carnevale, appartengono a un giovane imprenditore di Castel Volturno, Antonio Luise. Maglietta regalata al padre di quest’ultimo da Andrea Carnevale, amico di famiglia. La storia del furto ha fatto il giro del mondo sul web. E dopo che la polizia ieri pomeriggio l’ha recuperata a Castellammare grazie alle immagini della videosorevglianza dell’Hotel, l’avvocato stabiese si è giustificato dicendo che per lui Maradona è una malattia. Si è anche difeso facendo sapere che “si è trattato di uno scherzo” e che “non ho rubato nulla”. Per lui intanto è scattata la denuncia e la figuraccia mondiale. Non certo come il gol di Maradona.