Castellammare, il parroco non fa entrare la statua del Santo patrono nel Centro Antico: insorgono i portatori

Processione deviata a causa della pioggia, cittadini delusi e amareggiati dalla decisione della Curia della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. E’ stata una cerimonia carica di tensione quella che stamattina si è svolta nella ”città delle acque” in occasione della festa patronale per San Catello. La statua del santo, protettore degli stabiesi, trasportata a spalla dai portantini, uomini prevalentemente provenienti dal quartiere popolare Capo Rivo, è stata accolta festosamente nel cantiere navale, dove l’arcivescovo Francesco Alfano ha benedetto le tute blu. Poi è stata letta e applaudita una lettera di Papa Francesco, dedicata ai lavoratori e ai disoccupati. Tutto sembrava filare liscio. Anche il cosiddetto ‘inchino’ della statua del patrono davanti al balcone del boss, ormai defunto, è stato evitato. Ma i problemi sono sorti quando, intorno alle ore 11,30, una lieve pioggia ha reso scivolose le stradine del centro antico attraversato dalla processione. Il parroco della Concattedrale, don Antonino D’Esposito, ha chiesto al comandante della Polizia municipale di deviare il percorso della processione evitando le viuzze del centro antico, abbreviando così la cerimonia. Un cambiamento del tragitto impossibile da attuare in breve tempo, per cui, la Curia ha disposto di proseguire per il tradizionale giro, davanti alle case popolari della città, ma accorciando in parte il percorso. Arrivati al Largo Pace, però, la processione ha subito lo stop di un gruppo di cittadini del Capo Rivo, esclusi dal tour del Santo. Gli stessi portatori si sono bloccati per protesta e la processione è rimasta ferma per cinque o dieci minuti, finché la mediazione della polizia ha portato tutti alla ragione. Il corteo è ripreso verso la Cattedrale. Nel frattempo, la pioggia è terminata e il Vescovo ha acconsentito a proseguire con la processione fino alla piazza Principe Umberto, il centro commerciale della città, dove migliaia di fedeli attendevano da un’ora il tradizionale giro della statua intorno al monumento e l’abbraccio del Vescovo con i bambini. Ma i portatori si sono categoricamente rifiutati di trasportare la statua in quello considerato ‘il salotto buono della città’. Sono stati irremovibili e la statua è stata ricondotta in Cattedrale. Una decisione non commentata dal Vescovo ma che ha provocato grandissimo malumore tra gli stabiesi. “In sessant’anni – ha commentato un commerciante – non era mai successo che San Catello non benedicesse la città”. Tutta colpa della pioggia. Ma per i cittadini di Castellammare di Stabia che hanno un proverbio “San Catello ‘o sole ‘o castello” con il quale si considera di buon auspicio il sole durante la processione, la pioggia che ha accompagnato il corteo con il santo equivale al sangue di San Gennaro che non si scioglie: un rimprovero del Santo rivolto alla sua città.


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