Sarebbe in fuga con ducumenti falsi e sarebbe aiutato da qualcuno, Luca Materazzo il 35 enne rampollo della Napoli bene ricercato a livello internazionale per l’omicidio del fratello Vittorio avvenuto il 28 novembre scorso in viale Maria Cristina di Savoia a Chiaia. Ne sono convinti gli investigatori che non l’hanno smesso di cercare neanche a Capodanno. Partito in treno da Napoli la mattina del nove dicembre scorso e con una quindicina di giorni di vantaggio sugli investigatori potrebbe essere in questo momento in qualsiasi parte del mondo. Gli uomini della squadra mobile di Napoli stanno ricostruendo tessera dopo tessera tutto il mosaico delle sue amicizie e dei suoi possibili collegamenti per capire e soprattutto risalire a chi lo ha aiutato nella fuga e chi lo sta aiutando adesso. Ma alla luce degli sviluppi investigativi forniti dai suoi legali capire anche chi e se c’è stato qualcuno che lo aiutato nell’ immediatezza del delitto. Il fatto che sia stato trovato un dna diverso su uno dei coltelli trovati lungo la scena del crimine per i difensori di Luca Materazzo signfica che ci sono altre persone coinvolte e parlano di depistaggio. Per l’accusa è probabile che si tratti di qualcuno che lo abbia aiutato e che lo abbia fatto fino ad oggi. Per questo che anche se con discrezione è stata attuata una sorta di tutela per la famiglia dell’ingegnere Vittorio Materazzo. La vedova potrebbe essere in pericolo e per questo che è stata posizionata una pattuglia di polizia sotto casa.