Delitto Materazzo, la polizia aveva segnalato che Luca aveva la valigia pronta in auto e stava per scappare

Tutti sapevano, compresa la Procura di Napoli, che Luca Materazzo aveva le valigie pronte e si preparava alla fuga. I magistrati avevano ricevuto due informative della polizia sul piano di fuga che il giovane avvocato della Napoli-bene aveva preparato dopo le analisi della scientifica sul Dna e le tracce organiche trovare sul corpo del fratello Vittorio, ucciso il 28 novembre scorso in viale Maria Cristina di Savoia. Ora Luca é latitante da un mese e le polemiche sulla sua fuga non accennano a diminuire. La circostanza del piano di fuga è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Bruno D’Urso: Il latitante  il giorno dopo l’uccsione del fratello era andato in questura con la valigia già pronta in auto per denunciare che dal suo appartamento erano spariti due caschi da motociclista e che qualcuno si era quindi introdotto in casa, forse passando dalle finestre trovate aperte. Una circostanza che alla fine si è rivelata un boomerang per Luca, “un indizio a suo carico” dice il gip, un modo maldestro di rimediare alla scoperta del sacco con gli indumenti sporchi di sangue “che evidentemente – spiega ancora il gip – non era prevista in quella che deve essere ritenuta una rozza premeditazione del delitto”.

Il movente dell’omicidio eÌ€ da ricondursi, secondo il gip, a dissidi di natura economica. In particolare, il rancore del 35enne tutt’ora ricercato dalle forze dell’ordine anche all’estero sarebbe legato alla circostanza che Vittorio, dopo la morte del padre Lucio, aveva rifiutato di dividere l’ereditaÌ€ milionaria della famiglia Materazzo che conta numerose proprietaÌ€ e un’azienda edile, fino a quando non si fossero accertati i motivi del decesso del capostipite. E poi il fatto che Vittorio avesse presentato un esposto in Procura per chiedere ai magistrati di indagare sulla morte del padre non credendo a un decesso per cause naturali e che si fosse impegnato a raccogliere indizi e testimonianze per opporsi all’archiviazione che inizialmente si era profilata aveva sicuramente inciso sui rapporti tra i due fratelli.

 


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