Gratteri: “La ‘ndrangheta è entrata nella stanza dei bottoni”

“La ‘ndrangheta è entrata nella stanza dei bottoni”, “la politica è debole e così la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente”: lo dice senza mezzi termini Nicola Gratteri, procuratore Capo di Catanzaro, in un’intervista concessa a Riccardo Iacona che andrà in onda il 9 gennaio alle 21.15 su Rai3 nello spazio “Iacona Incontra”, novità della nuova stagione di Presadiretta. Gratteri non ha dubbi sul ruolo e sul potere della ‘ndrangheta all’interno dei poteri forti: “Se andiamo a vedere le indagini che si stanno facendo nel centro e nel nord Italia emerge sempre di più che ci sono dei soggetti vicini alla ‘ndrangheta che gestiscono la cosa pubblica. La ‘ndrangheta è classe dirigente”. Il magistrato a Presadiretta parla dei meccanismi veri del potere, delle camere ‘non istituzionali’, camere che non sono trasparenti in cui si decidono le cose. Traccia un racconto dell’ingresso massiccio della ‘ndrangheta dentro la Massoneria. “La ‘ndrangheta ha potuto fare il grande salto di qualità perché è in contatto con medici, ingegneri, avvocati, professionisti”. “In alcune logge massoniche deviate – prosegue Gratteri – c’erano tre incappucciati e tra questi, ci dice un collaboratore di giustizia, anche dei magistrati”. E “questo grande salto di qualità ha consentito alla ‘ndrangheta di entrare nella stanza dei bottoni, l’obiettivo non è più solo vincere l’appalto ma indicare se l’opera deve essere costruita e dove deve essere costruita”. “La politica – conclude il magistrato – è debole e così la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente”.


Articolo precedenteNapoli, clamoroso furto di medicinali salvavita dalla farmacia del Secondo Policlinico
Articolo successivoMaltempo: tredici partite rinviate in serie D