Sta raccontando ai magistrati della Dda di Napoli uno spaccato della stroia della camorra della città per certi versi sconosciuta soprattutto in termini di alleanze. Marco Mariano ‘ o stuort capo dei “Picuozzi dei Quartieri Spagnoli ha parlato a lungo dei rappporti con la famigerata Alleanza di Secondigliano dei Licciardi e dei Contini e parte delle sue deposizioni sono agli atti del processo contro il clan. Ecco alcuni stralci pubblicati da Il Roma:”Voglio precisare, come a vostra conoscenza, siamo sempre stati legati all’Alleanza di Secondigliano e in particolare ai Licciardi e ai Contini, e abbiamo sempre ricevuto fino al 2011, le mensilità pari, prima a 2.500 delle vecchie lire e successivamente a 2.500 euro. Quando io sono uscito dal carcere nel 2009, dei Licciardi erano liberi tra i capi solo il marito di Maria Licciardi soprannominato “Tartufon”. Successivamente nel 2013 poi io mi sono incontrato in particolare con Paolo Abbatiello e Franco Leva entrambi del clan Licciardi. Avrei dovuto incontrare anche Maria che però fu arrestata. Ovviamente io sono in grado di riferire di tutti i rapporti avuti in passato da me e mio fratello Ciro con il clan Licciardi e delle quote che ci venivano rico- nosciute come Mariano sulla città di Napoli. A titolo di esempio evidenzio che solo per i lavori della linea veloce Ltr, per la nostra zona di competenza, alla fine del 1989 il gruppo Mariano ha ricevuto la somma di mezzo miliardo delle vecchie lire, pagate in diverse tranche, all’epoca io andai a Fuorigrotta dove mi disse di recarmi Gennaro Licciardi e lì incontrai Antonio Bianco di Fuorigrotta che all’epoca faceva parte del gruppo di Carmine Alfieri”.
(nella foto di Napoli sotterranea nel percorso dell’opera incompiuta della Ltr di Napoli in alto da sinistra Vincenzo Licciardi, Maria Licciardi, Pietro Licciardi, Eduardo Contini, Ciro Mariano e Marco Mariano)