Il killer di Genny Cesarano al pentito: “I Lo Russo non esistono più ora comandiamo io e Perfetto a Miano”

“E’ un kamikaze, un fedelissimo che si metterebbe anche una bomba in bocca e si farebbe esplodere per devozione”, così il boss pentito Carlo Lo Russo aveva descritto il suo ex fedelissimo killer Luigi Cutarelli.Ma lui in carcere dopo il pentimento del capo lo aveva già dimenticato anzi parlando con Rosario De Stefano (il basista dell’omicidio di Pierino Esposito) prima che questi si pentisse gli dice: “Luigi mi disse che i Lo Russo a Miano non esistono più e che ormai i nomi che contavano erano Cutarelli e Perfetto , mi presentò varie persone e mi propose di darmi la settimana e pagarmi l’avvocato… In altra occasione dopo avere sentito al telegiornale una notizia che diceva che Carlo aveva reso dichiarazioni sull’omicidio di Cesarano, Luigi mi fece cenno di scendere a passeggio. In questa occasione lui mi disse che sicuramente lo avrebbero messo al 41 bis e temeva che Carlo lo avrebbe accusato anche di questo omicidio…”.

Luigi Cutarelli ha soli 21 anni e ha sul groppone un ergastolo ed è in carcere con 4  rodinanze per altrettanti omicidi compiuti. Quello di Izzi appunto e poi quello del boss della Sanità, Pierino Esposito, quello di Francesco Sabatino e poi quello di Genny Cesarano. Cutarelli che sempre secondo i racconti del boss pentito  Carlo Lo Russo “è come un tumore” per la sua malignità è il nipote di Egidio Cutarelli, ammazzato il 16 febbraio 1998 in risposta all’agguato a Francesco Mazzarella davanti al carcere di Poggioreale. In quell’occasione ci fu un tremendo “botta e risposta” tra gli affiliati all’Alleanza di Secondigliano e del clan Mazzarella.

E’ partito dalla sua pistola il colpo che ha ucciso il giovane innocente Genny Cesarano. E a questo proposito il pentito Rosario De Stefano ha spiegato agli investigatori: “…Con riferimento all’omicidio di Genny, ribadisco di aver appreso direttamente da Perfetto Ciro e Cutarelli Luigi, componenti del gruppo di fuoco, quanto già ho riferito negli scorsi verbali; al riguardo, voglio solo aggiungere che ho anche appreso da Vittorio o filosc, – noto spacciatore di cocaina, crack ed erba (già affiliato al clan di Salvatore Torino) che abita sulla cosiddetta Micciatella (che è la strada che dalla Sanità porta a via Santa Teresa) – che i TMAX neri a bordo dei quali viaggiavano i killer di Genny, erano fuggiti a forte velocità in direzione di Capodimonte-Miano; tanto il Vittorio o filosc mi ha raccontato davanti a Ciro Tolomelli, nipote di Gino Tolomelli e a Gigino o curt Omissis…Come ho già detto ho appreso direttamente da Luigi Ciutarelli e da Ciro Perfetto della loro partecipazione all’omicidio di Genny Cesarano. Me ne hanno parlato nell’occasione in cui gli ho dato appoggio nella casa di mia sorella Ciretta alla Sanità per l’omicidio di Pierino. Mi dissero che non volevano uccidere questo ragazzo e che lo avevano ucciso “per scagno” . Mi dissero che insieme a loro c’erano anche Antonio Buono e Mariano Torre…”.

 

 

 

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