“Dove e’ finita la cultura a Napoli?”, e’ la domanda che si fanno un po’ tutti gli artisti napoletani in vista dello spettacolo di Alessandro Siani “Tre volte 10” in programma al teatro San Carlo dove partecipera’ anche Diego Armando Maradona. Praticamente si festeggia il trentennale del primo scudetto azzurro. La critica maggiore e’ partita da Roberto De Simone che, parlando a Repubblica, ha alzato la voce: “Che c’entra il calcio con il San Carlo? Questo teatro ha una storia internazionale, ricchissima di eventi importanti. Ha ospitato i migliori direttori di orchestra. E’ un palcoscenico per la musica, la lirica e il balletto, non certo per il calcio. A Londra e Parigi non sarebbe mai successo”. Non e’ dello stesso avviso il sindaco Luigi de Magistris Che ha voluto sdrammatizzare: “Non credo che ci sia qualcosa di male, Maradona e’ stato un grande e appartiene ancora alla nostra citta’. Il San Carlo e’ un grande teatro ma deve essere pure popolare. Appartiene ai napoletani. Non vedo scandali. Non credo che Diego cantera’. Saro’ in prima fila a stringergli la mano”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: “Le polemiche che si stanno creando intorno a una serata evento a trenta anni dal primo scudetto del Napoli sono davvero fuori luogo, soprattutto se quelle persone che ora protestano non hanno alzato la voce per contestare la scelta di ospitare nel massimo napoletano dimostrazioni di creme e trattamenti di bellezza anti-eta'”.