Paziente deceduto al Cardarelli: è meningite da pneumocco. Le successive analisi effettuate sul paziente deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli hanno evidenziato che si tratta di meningite fulminante da pneumococco. Come tale – si apprende dal personale medico del Cardarelli – si tratta di un ceppo di meningite che non si trasmette per contagio. E’ questa la conclusione cui sono giunti i medici dopo il successivo esame effettuato sul corpo dell’uomo giunto al pronto soccorso dell’ospedale napoletano.
“La morte del trentaseienne al Cardarelli ha riacceso la psicosi Meningite a Napoli e in Campania visto che, nei giorni scorsi, c’erano stati altri casi nel casertano e, purtroppo, bisogna ribadire che avremmo potuto evitare quel che sta succedendo in questi giorni, in termini di ingiustificate paure”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità , ricordando: “Già ad aprile 2016, quindi quasi un anno fa, avevo chiesto al Presidente della Commissione sanità una seduta monotematica per affrontare la questione e farsi trovare pronti per evitare la psicosi che, invece, stiamo vivendo ora”. “Una psicosi che rende anche difficile il lavoro degli operatori del 118 a cui ci si rivolge non appena si verificano casi di febbre alta, ingolfando le richieste a scapito magari di interventi realmente urgenti” ha continuato Borrelli per il quale “anche gli stessi operatori dovrebbero essere dotati di tutti gli accorgimenti necessari per intervenire nella piena sicurezza per loro stessi e per i pazienti”. “Ora, però, qualcosa si è mosso come dimostra la decisione del presidente De Luca di garantire il vaccino per i minorenni a cui sono seguite le parole del ministro Lorenzin che ha garantito la stessa cosa, rendendo nei fatti inutile l’impegno della Regione” ha aggiunto Borrelli per il quale “ora, però, è il momento di passare dall’annuncio ai fatti concreti e, qualora dal Ministero non arrivassero rassicurazioni sull’invio, in tempi brevi, dei vaccini e dell’avvio della vaccinazione di massa per chi è interessato, la Regione pensi a qualche forma di anticipazione, in attesa della decisione finale del Ministero”. “Non c’è alcuna emergenza e, come ha detto il direttore generale del Cardarelli, Verdeoliva, non ci cono rischi per la salute dei cittadini, anche perché, al Cardarelli, come negli altri ospedali dove sono arrivati pazienti affetti da Meningite, sono immediatamente messe in atto le misure di sicurezza e profilassi” ha aggiunto Borrelli, per il quale “bisogna però comunque mettere a disposizione di quanti vogliono vaccinare i minori i vaccini necessari gratuitamente come promesso dal ministro Lorenzin”.