L’Aquila. Terremoto e maltempo: la vera emergenza delle zone colpite dal sisma è rappresentata dalla neve e dal caos dei soccorsi nel portare assistenza a coloro che sono bloccati nei paesi. Da Montereale, nella zona dell’epicentro del terremoto di oggi, arrivano appelli per avere gasolio per i mezzi agricoli e spalaneve per liberare auto e case ‘prigioniere’ della neve. Ma in una situazione già difficile non mancano anche gli sciacalli che hanno portato via brande e sacchi a pelo lasciati dai residenti in un centro di accoglienza in caso di emergenza. “Le frazioni alte di Montereale sono isolate per la neve un metro e mezzo e le strade chiuse. Bambini e anziani non possono essere evacuati” racconta un residente. “Siamo nel mezzo dell’epicentro e le tende di emergenza sono inutilizzabili. Quella di Verrico è crollata sotto la neve. A Colle Verrico qualcuno ha portato via le brande e hanno rubato i sacchi a pelo lasciati là dai residenti. Hanno anche lasciato aperto l’ingresso, così si è riempita di neve”. Nel caso di nuove scosse e pericolo crolli gli abitanti del piccolo centro Aquilano non avrebbero riparo: “Le auto sono totalmente sepolte… siamo in condizioni precarie… se va via la corrente sono guai… servono gruppi elettrogeni grandi con antigelo, gasolio per i mezzi agricoli per poter spalare neve autonomamente e antigelo per gasolio”. A confermare le grosse difficoltà nella macchina dei soccorsi è anche il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio: “C’è difficoltà degli operatori sui territori, difficoltà che in alcuni casi sono al limite del proibitivo. Siamo presenti nelle sale operative regionali, ci sono contatti continui e costanti su tutti i territori. Teniamo informato il governo di tutte le attività che sono attualmente in corso. Dal 24 di agosto abbiamo avuto migliaia di scosse, e ora la cosa più importante è far sentire alle popolazioni coinvolte che il sistema c’è ed è un sistema estremamente coeso nelle risposte di tipo operativo”.