Moria di pesci nel lago d’Averno, sopralluogo dei Verdi

Stamattina i Verdi hanno effettuato un sopralluogo nel Lago d’Averno e nel Lago Lucrino per verificare il fenomeno della moria di pesci, che sarebbe dovuto alla presenza nell’acqua dell’idrogeno solforato derivante dall’attività vulcanica sottostante allo specchio acqueo. “Abbiamo riscontrato che è aumentato il numero dei pesci morti che galleggiano sullo specchio d’acqua. A ridurre il fenomeno – spiegano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e quello del comune di Pozzuoli e città Metropolitana del Sole che Ride Paolo Tozzi – ci sono decine di pescatori professionisti o improvvisati che stanno raccogliendo anche con retini tantissimi pesci appena morti o boccheggianti. La nostra preoccupazione è legata al fatto che questi animali starebbero morendo per una sostanza tossica (l’idrogeno solforato) pericolosa anche per la salute dell’uomo o per altre ragioni inquinanti non ancora note. Ci domandiamo se l’immissione nel sistema alimentare campano possa causare effetti pericolosi o dannosi. Per questo lunedì mattina oltre ad analizzare le acque dei due laghi abbiamo chiesto all’Arpac di farlo anche per un campione di pesci e verificare il divieto di pesca totale sul lago. Consigliamo per questo in via prudenziale di non mangiare questi animali prima che l’Arpac abbia effettuato le dovute analisi. Non sappiamo ancora ufficialmente il motivo di questa moria, che effetti possono esserci stati sui pesci e che tossicità potrebbe esserci per l’uomo. Infine abbiamo deciso di chiedere all’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) una verifica ulteriore dell’area per capire se questa attività vulcanica da cui sarebbe scaturito il fenomeno nei laghi sia anomala e preoccupante o rientri nei fenomeni ciclici della zona”.


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