Parigi. Indiscrezioni del settimanale francese Le Point su Roberto Bonucci, l’ex direttore della filiale transalpina del Monte dei Paschi di Siena, che secondo il settimanale avrebbe concesso “prestiti avventurosi” ai suoi clienti vip. “Come pollicino, ai doganieri che indagano sulle strane pratiche di Monte Paschi a Parigi basta seguire i sassolini lasciati dall’ex direttore generale della banca italiana in Francia. O piuttosto le bottiglie di Chianti e Montepulciano provenienti dalla tenuta di Poggio Salvi, in Toscana, di cui il banchiere sessantenne è proprietario insieme alla moglie e al figlio”, scrive Le Point, secondo cui Bonucci “non ha esitato a vestire i panni di piazzista con i clienti del suo istituto”, in particolare, vendendo “interi pallet della sua produzione (e a prezzo salato) a imprenditori finanziariamente costretti, da ristoratori dai difficili fine mese, o da individui poco frequentabili pronti a tutto per avere un conto alla prestigiosa Monte Paschi”. “Il punto in comune tra tutti questi acquirenti di vino nobile? Tutti sono stati coccolati da Roberto Bonucci, spesso contro il parere delle sue equipe, ai tempi in cui dirigeva la filiale francese “, continua il settimanale. E ancora: Fino ad oggi risparmiata, la banca è ora nei “radar di diverse inchieste di polizia e dogane, sorpresi di incappare un po’ troppo spesso sul Monte Paschi a margine di casi su cui lavorano”. A cominciare dal generoso prestito da 4 milioni di euro di cui ha beneficiato il controverso Thomas Fabius, figlio dell’ex premier Laurent Fabius e noto per collezionare debiti stratosferici nei casino di mezzo mondo. Grazie a Mps il rampollo avrebbe ottenuto i soldi “per acquistare il suo appartamento del Boulevard Saint-Germain, nel cuore della capitale”. O ancora – continua Le Point nel lungo articolo – lo scoperto di conto corrente da “20.000 euro” concesso a Marco Mouly, condannato per una truffa sulla taxe carbone.
