“Due locali serviranno per accedere all’ipogeo, gli altri 12 locali saranno utilizzati quali botteghe di artigianato e altro, sulla base di un bando che sarà messo a punto dalla Prefettura, nei tempi tecnici di 15-20 giorni”. Lo ha detto il prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, in merito al protocollo per la riqualificazione di piazza del Plebiscito, rispondendo a una domanda sui locali del porticato della piazza stessa. “Ci sarà una commissione non sono formata dalla Prefettura, ma anche dagli altri enti come il Comune, la Soprintendenza – ha affermato – per verificare la rispondenza delle domande a quei requisiti che sono stati definiti in un progetto comune”. “La Prefettura è garante tant’è vero che emanerà il bando – ha sottolineato – poi toccherà alla commissione verificare l’adeguatezza e la rispondenza di tutti requisiti sarà una commissione mista con le professionalità necessarie”. Parlando della sottoscrizione del protocollo, il prefetto ha evidenziato che è il risultato di un “percorso di collaborazione tra le diverse istituzioni, il lavoro sinergico delle varie amministrazioni ha portato a un buon risultato e penso che sia un modello che dobbiamo esportare anche in altri settori, per la soluzione di altre problematiche”. “L’intesa va nell’ottica di mettere a fattore comune tutte le forze, unite per la riqualificazione della piazza del plebiscito – ha concluso – Riqualificare un luogo, una piazza, è un elemento importantissimo anche ai fini della sicurezza, se per sicurezza noi intendiamo la vivibilità dei luoghi”.
“Si consegna alla città la concreta possibilità di una riqualificazione e una maggiore vivibilità di luoghi che finora erano esclusi”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la firma del protocollo per la riqualificazione di piazza del Plebiscito. “Un esempio è l’ipogeo – ha affermato – dove si potrà fare tantissimo per la cultura, la piazza, e i locali sotto al porticato che saranno anche oggetto, nei prossimi giorni, dell’emissione del bando”. “Noi immaginiamo luoghi in cui possa esserci più cultura, intrattenimento, economia, commercio, ovviamente nel rispetto della piazza che è di altissimo livello – ha sottolineato – Decoro e qualità fatto insieme alla Prefettura e alla Soprintendenza”. “Se la piazza viene vissuta, se nei porticati ci sono locali, si fa artigianato, commercio, cultura e nella piazza si può concedere occupazione di solo pubblico per renderla più viva – ha aggiunto – è un fatto assolutamente positivo. La nostra filosofia politica è che i luoghi della cultura devono essere vissuti”. “Quello di oggi è un risultato perché si tratta di locali all’interno dei quali si possono fare grandi mostre e sono locali che si collegano alla Napoli sotterranea con la Galleria borbonica – ha proseguito – Quindi da quel luogo arriviamo fino a via Morelli. Dunque un completamento della Napoli sotterranea, un risultato incredibile”. “Il passo successivo immediato deve essere il bando per l’assegnazione dei locali – ha concluso – andare nella direzione della vivibilità, riqualificazione della piazza e qualche altro lavoro che bisogna fare insieme con turato delle opere pubbliche per la piena visitabilità dell’ipogeo”.