Napoli, nella sparatoria alla Sanità coinvolto il cugino acquisito di Genny

Uno sgarro nel mondo della microcriminalità o forse qualcosa altro.Fatto sta che la sparatoria dell’altra notte in piazza Sanità, lo stesso luogo dove fu ucciso il giovane innocente Genny Cesarano, colpisce ancora una volta la sua famiglia. Perchè una delle persone raggiunte da solo di striscio dai proiettili esplosi dal commando  è il cugino acquisto di Genny.  E come riporta Il Roma è un personaggio noto alle cronahce perchè legato ai Mastiff e perché si parlò di lui subito dopo l’omicidio perché coinvolto nella famosa rissa tra gruppi di tifosi di Forcella e della Sanità in curva B al San Paolo e che quindi potese essere lui l’obiettivo del commando che uccise Genny. Invece Pasquale Pica sentito a verbale dalla polizia subito dopo l’omicidio dichiarò: “Gennaro era un mio cugino acquisito nel senso che il padre Antonio Cesarano è fratello di(omissis) che è la madre di (omissis), mia cugina di primo grado. Eravamo comunque molto legati, anche se lui era più piccolo di me gli volevo molto bene, stavamo spesso insieme, lo portavo a mare con me e ci vedevamo quasi tutti i giorni, la sera stavamo sempre nella piazza dove poi è stato ucciso , il nostro punto di ritrovo è il pub il Pocho. La notte in cui è stato ucciso era stato con lui fino ad un ‘ora prima circa. Io sono stato fino alle 2 con una ragazza, (omissis) ,e poi sono andato in piazza a mangiare un panino al pub il Pocho. Mi sono intrattenuto a mangiare il panino e fumare una sigaretta sino alle 3 circa e poi me ne sono andato a casa perché tirava una brutta aria. Mi viene chiesto di spiegare in che senso “tirasse una brutta aria” e dico che è una sensazione che ho avvertito , ho 23 anni e certe cose le capisco, non girava un motorino, non c’era una macchina della polizia, sembrava il coprifuoco, insomma mi sono insospettito e me ne sono andato a casa . Oltre a me davanti al pub vi erano altre persone con cui mi sono intrattenuto tra cui ricordo certamente mia cugina (omissis)ed il suo fidanzato (omissis), lo staff del pocho cioè (omissis), ed anche Genny che però stava dietro di me, seduto ad un tavolo dietro di me. Genny era seduto ad un tavolino in compagnia di altri amici tra cui ricordo Antonio Palmieri fratello di Vincenzo e due ragazze, (omissis) Se non sbaglio c’era anche Checco Giordano ma non sono sicuro.

Mi viene chiesto se ci fosse anche Giuseppe Ferraiuolo e dico che non lo ricordo fuori al pub ma può darsi che stesse in piazza ma vicino alle panchine perché lui “se la fa là”. Esistono due paranze, due punti di ritrovo alla Sanità penso che lo sapete, il gruppo dei più grandi che se la fa vicino alle panchine ed il gruppo dei più piccoli che se la fa vicino al pub il Pocho.
Ho poi saputo da mia madre che quando Genny è stato ucciso con lui ci stavano Giuseppe Ferraiuolo, Dario Mattei ed Antonio Mazzarelli, tutti ragazzi che ben conosco…la fidanzata di Genny, Marina Esposito non c’era , ho saputo da face book che stava a Palinuro.
Effettivamente ho pubblicato sul mio profilo facebook alcune foto che mi ritraggono in compagnia di Genny e l’ho fatto in suo ricordo dopo avere appreso della sua morte, senza un motivo in particolare…Mi viene chiesto se abbia idea del motivo per cui Genny è stato ucciso e dico che si sentono tante cose, ho sentito dire anche ed ho letto sul giornale che volevano uccidere me e non mi risulta che qualcuno mi volesse uccidere. Sono un bravo ragazzo così come del resto era Genny….Non posso escludere che qualcuno avesse saputo della mia presenza in piazza ed abbia sparato al gruppo di ragazzi pensando che ci fosse anche io , notizia che ho letto sul giornale in collegamento al litigio che c’è stato allo Stadio, vicenda sulla quale mi riservo di rendere dichiarazioni in altra sede alla presenza del mio difensore…non mi risulta che Gennaro avesse avuto problemi con qualcuno…Gennaro non è mai venuto allo stadio con me…Mi viene chiesto se quella notte in piazza ci fossero altre persone che come me erano state allo stadio il 30 agosto ed in particolare se ci fosse il nipote di Salvatore Sequino e dico che non li ho visti . Giovanni Sequino era con me allo stadio ma non ci frequentiamo…Ribadisco che mi sono accorto che “era mal’acqua” ed alle 3 circa me ne sono andato a casa invitando i miei amici ed anche Genny a fare altrettanto, purtroppo non ha seguito il mio consiglio…Voglio anche aggiungere che all’inizio di agosto un mio amico, Roberto Rizzo è stato ferito ad una gamba nel corso di una sparatoria che mi ricorda quella in cui è morto Genny. Anche lui è un bravo ragazzo come Genny”.

Il ferito dell’altra sera invece si chiama Yyamni Youness, 21 anni nome straniero ma è nato a Napoli e abita in salita Principe: ai poliziotti che lo hanno interrogato dopo che i medici gli hanno curato la ferita d’arma da fuoco alla gamba ha dichiarato di essere rimasto ferito nel tentativo di disarmare un criminale. E che poco prima si trovava in piazza Sanità con alcuni amici e che uno sconosciuto, incappucciato, era arrivato in sella a uno scooter e aveva aperto il fuoco sparando in aria. A quel punto, prosegue il racconto, il ragazzo sarebbe intervenuto cercando di strappargli la pistola di mano ma nella colluttazione sarebbe partito un altro colpo che lo avrebbe raggiunto alla coscia. Lo sconosciuto sarebbe scappato e il ferito sarebbe quindi stato accompagnato in ospedale. Per lui 20 giorni di prognosi, la pallottola non ha leso organi vitali e, dopo la medicazione, il ragazzo rifiuta il ricovero scegliendo di tornarsene a casa. Racconto che per gli inquirenti mostra molte falle. Si indaga per capire come siano andate veramente le cose e chi era presente in piazza Sanità.

 


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