Partenza con botto nel 2017 per Bitcoin. Il prezzo della criptovaluta, utilizzata nelle transazioi internazionali dalle organizzazioni criminali sia per il pagamento dei carichi di droga sia per il riciclaggio, e che a fine anno aveva abbattuto la soglia psicologica dei 900 dollari, ha superato oggi quota 1000, a 1006, nelle prime ore di contrattazione del 2017, approfittando dei volumi bassi di contrattazione durante il periodo festivo. Si tratta di un record triennale rispetto ai picchi toccati nel gennaio 2014. Secondo quanto riporta ‘The Guardian’, l’ascesa vertiginosa della Bitcoin, uscita ufficialmente il 3 gennaio 2009 e in circolazione solo su Internet, rimane legata allo stretto legame con lo yuan e al calo registrato dalla divisa cinese, circa il 7%, nel corso del 2016. Il record di tutti i tempi resta quello di 1163 dollari registrato sul Bitstamp Exchange alla fine del 2013. Il piu’ grande produttore di Bitcoin resta la Cina dove si concentra il 50% della criptovaluta. Il suo utilizzo solo attraverso la rete fa del bitcoin la valuta preferita da chi deve fare le cosiddette operazioni “offshore”. I grandi cartelli criminali internazionali e anche quelli italiani di mafia e camorra e quelli legati alla criminalità economica oramai trattano solo in Bitcoin i loro affari.