Nola. Dopo un video pubblicato sui social network, che ha fatto il giro del web e delle tv sui disagi all’interno dell’Ospedale di Nola, nel napoletano, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto un’ispezione al Santa Maria della Pietà e dalle 10.30 di stamattina i carabinieri del Nas sono sul posto per accertare quanto accaduto. Scene del genere si erano già viste nell’ospedale di Nola, oltre un anno fa, anche in quel caso era piena estate i pazienti furono sistemati su materassini per terra per mancanza di barelle e letti. Secondo quanto mostrato dalle immagini, nei giorni scorsi, i pazienti sono stati curati su materassi e coperte appoggiate direttamente sul pavimento. La direzione sanitaria del nosocomio ha sottolineato che sabato c’è stata un’affluenza eccessiva e che i medici hanno preferito curare tutti anzichè mandare a casa gli ammalati. In tanti, soprattutto politici, hanno lanciato l’allarme sulle condizioni di emergenza in cui versa l’ospedale di Nola. Il deputato di FI, Paolo Russo ha annunciato un’interrogazione parlamentare per “denunciare la scandalosa situazione degli ammalati adagiati a terra perchè mancano letti e barelle”. Immediata anche la reazione di Noiconsumatori.it: “l’arrivo del gelo polare – si legge nella nota – fa esplodere negli ospedali cittadini e in provincia le carenze endemiche della sanità campana, in primo luogo il fenomeno dell’ospedale come ‘rifugio’ per i cittadini nelle condizioni piu’ disperate di vita, oltre che di salute in senso stretto. Ai mali storici della sanita’ in Campania si sommano le emergenze mai risanate, portando al collasso la situazione attuale in molti nosocomi dove, nonostante lo sforzo incessante del personale medico e paramedico, si puo’ arrivare a scene da terzo mondo”. “chiediamo l’intervento della magistratura per la punizione dei responsabili, di chi non e’ stato capace di far rispettare i diritti costituzionali e siamo pronti ad avviare una class action con le conseguenti richieste di risarcimento danni per le vittime e per i loro familiari, con azioni legali che non solo serviranno a fare giustizia per le vittime di tanto abbandono, ma saranno lo stimolo principale per costringere i rappresentanti delle istituzioni a mettere in campo un welfare e una sanita’ degni di un Paese civile”. Intanto ieri sera, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha avviato indagini interne per “una puntuale verifica dei fatti e per accertare tutte le responsabilità”.
“Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”. Dice Andreo De Stefano, direttore sanitario dell’ospedale civile ‘Santa Maria la Pietà’ di Nola , in riferimento ai malati curati a terra. A suo giudizio le immagini mostrate in tv, ”non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza”. ”L’altra persona ritratta a terra – ha raccontato – era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomito”.
Intanto stamattina, la situazione è sembrata normalizzarsi. Nessun paziente a terra, ma sono ancora molti gli utenti del pronto soccorso dell’ospedale di Nola assiepati su sedie e barelle in attesa di visita o dell’eventuale ricovero, e gli operatori sanitari parlano di situazione che resta comunque ”critica”. ”Speriamo di non arrivare al punto di sabato – spiega un medico in uscita dall’ospedale – il 118 è stato allertato, ma le autoambulanze continuano ad arrivare. Per ora abbiamo pazienti sulle sedie e sulle barelle, nessuno fortunatamente a terra”. Della visita dei Nas, per ora, c’è riserbo assoluto, ma i medici tengono a precisare che nessuno degli utenti che arriva in ospedale ”è lasciato senza cure”. A quanto si è appreso, molte delle persone giunte nel nosocomio nolano nelle ultime ore, hanno avuto problemi legati all’influenza, complice anche il freddo gelido di questi giorni, con ripercussioni sul sistema respiratorio. ”Assistiamo tutti – sottolineano i medici – facciamo quanto possibile, senza lasciare nessuno senza cure, perciò sabato si è arrivati al collasso. Arrivano persone da tutta la provincia di Napoli e di Avellino, siamo al limite. Non possiamo rimandare indietro gli utenti. Speriamo che la situazione migliori”
Critiche sono arrivate dal mondo politico: “Quello che succede in queste ore all’ospedale di Nola ha dell’inverosimile. Immagini intollerabili anche per un’emergenza, un chiaro segno dell’assoluta mancanza di coordinamento e di organizzazione dei presidi ospedalieri della Campania”. Ha detto Flora Beneduce, consigliere regionale campano e componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale. “Non possiamo più restare a guardare – aggiunge Beneduce – vogliamo sapere i tempi reali degli interventi previsti per la sanità. Questo vale per il commissario Polimeni, per il presidente De Luca ma anche per il ministro Lorenzin perché è vergognoso che i cittadini vengano messi così a dura prova senza alcuna garanzia per la loro salute”. Secondo Beneduce, “dopo mesi di lavoro in commissione Sanità non è possibile ritornare sempre ad interrogarci del perché le strutture non riescono ad andare a regime. Lo sappiamo benissimo, ma il problema è sempre lo stesso: in questa regione si fanno gli annunci ma poi a risolvere i problemi non si è capaci”.
“Quanto accaduto al ‘Santa Maria della Pietà di Nola’ è il risultato delle cattive gestioni della passata legislatura, caratterizzate da miopi logiche ragionieristiche orientate unicamente al taglio di risorse e alla riduzione di servizi”. La pensa così Enzo Alaia, vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania. “L’inchiesta interna predisposta dal presidente De Luca – spiega Alaia – servirà non solo a individuare i responsabili di quanto accaduto, ma anche a rilanciare questo importante presidio sanitario che è un punto di riferimento per migliaia di cittadini”. Per Alaia “è evidente che le immagini che abbiamo visto sono raccapriccianti; situazioni che non devono mai più ripetersi. Va detto anche, tuttavia, che grazie all’azione del governatore e ai nuovi direttori generali, la sanità in Campania ha fatto significativi passi in avanti, nonostante la pesante eredità a noi lasciata da chi non ha mai affrontato i problemi dei nostri ospedali con la minima consapevolezza del territorio e delle sue esigenze. L’unica logica applicata è stata quella di un rigore fine a se stesso, tanto miope quanto disastroso”. Alaia ribadisce “piena fiducia nel presidente De Luca che, come già ha fatto in altre strutture, saprà rilanciare anche il ‘Santa Maria della Pietà’. Per quanto mi riguarda – conclude – investirò la Commissione Sanità per contribuire con più di un’apposita seduta a risolvere i problemi, ad affrontare le criticità, e a rimediare alle carenze che si sono evidenziate con drammaticità”.
Un accesso “molto elevato” in ospedale a causa della diffusa influenza, fatto che ha determinato l’impegno delle barelle nei reparti del nosocomio. A spiegarlo all’Adnkronos è il direttore sanitario della Asl Napoli 3 Sud, Luigi Caterino, che assicura: “Il problema ora è risolto, c’è un’affluenza sostenuta ma gestibile. Ho contattato poco fa il 118 e la situazione attualmente è tranquilla. Abbiamo comunque chiaramente provveduto a stabilire subito l’acquisto di barelle”. Quella dei malati curati a terra nel pronto soccorso è stata quindi una situazione determinata dal fatto che “le barelle erano distribuite nei reparti perché in ospedale c’era un tasso di occupazione molto elevato, causato dalla diffusione massima dell’influenza in quei giorni e molti malati cronici sono arrivati in pronto soccorso. C’è stato un accesso molto elevato e le barelle erano impegnate”, conclude Caterino.
“Sono sempre stata convinta che le istituzioni abbiano il compito di meritarsi la fiducia dei cittadini giorno per giorno, agendo nell’interesse e nel rispetto soprattutto dei più deboli. Oggi ho visto, come tutti, le immagini dei pazienti all’ospedale di Nola, stesi a terra nei corridoi, come se fossero in una zona di guerra. Sono scene inaccettabili”. Lo scrive su Facebook Pina Picierno europarlamentare del Pd. “A quei pazienti ed a tutti i cittadini che utilizzano quell’ospedale di Nola e anche ai medici ed agli operatori costretti a lavorare in quelle condizioni dovrebbero innanzitutto andare le scuse di tutti gli enti coinvolti e la promessa che un tale scempio non si verifichi mai più. Dopodiché – aggiunge – si proceda velocemente ad individuare le responsabilità e si agisca di conseguenza”.