Pianura, omicidio Raffaele Pisa, la madre: “Voglio giustizia, mio figlio ennesima vittima innocente”

Un sabato fatto di tristezza e cordoglio ha accompagnato i cittadini accorsi per la fiaccolata in memoria di Raffaele Pisa, che si sono radunati di fronte alla Casa della cultura in via de Grassi a Pianura, la stessa strada teatro del tragico evento che ha visto Lello, come lo chiamavano gli amici, perdere la vita. Il corteo, come ricorda Il Roma, si è spostato per arrivare a Piazza San Giorgio, passando per il Corso Duca d’Aosta, la Trencia, via San Donato e Via Comunale Napoli, accorsi alla manifestazione non solo parenti e conoscenti della vittima, ma anche un quartiere che non vuole rassegnarsi a subire la violenza restando in silenzio, ad organizzare la marcia il comitato giovani “Lello vive”, ma hanno partecipato anche molti abitanti del quartiere, stretti intorno all’associazione. Il tragico evento si era consumato lo scorso dicembre, quando un killer aveva aperto il fuoco davanti alla sala dove il ragazzo si trovava a so- stare, inutile la corsa in ospedale, il 32enne incensurato perderà la vita poco dopo l’arrivo dei soccorsi, trucidato con alcuni colpi di pistola al petto. “Mio figlio non si meritava quello che gli hanno fatto – ha spiegato la madre – lui lavorava saltuariamente, ma di ce to non faceva niente di male. Io voglio giustizia” . Il presidente dell’associazione Valentina De Vivo ed il vice-presidente Concetta Salemme, che hanno hanno guidato la marcia di magliette azzurre con la foto del loro amico, hanno sostenuto: “Raffaele era nostro amico. Noi siamo scesi in piazza solo per chiedere giustizia e scoprire la verità. Per quello che possono le forze dell’ordine ci sono vicino, noi li vedimo sul territorio e non ci hanno completamente abbandonato, certamente su questo territorio non stiamo bene, anche se per fortuna a noi persone perbene non ci accade quasi mai nulla, il nostro amico è stato una vittima innocente, la sua morte non deve essere vana, siamo qui per gridare che era una persona innocente e che cose del genere non devono accadere mai più”.  Commozione fra gli amici: “Lello era un ragazzo allegro che non si abbatteva mai, credeva nel futuro e non meritava di fare questa fine. Noi ci batteremo perché la verità venga a galla e che cose del genere non accadano più a nessun ragazzo, i giovani devono essere liberi di poter vivere il loro quartiere in sicurezza”-


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