Psicosi meningite e influenza: in tilt i pronto soccorso di Napoli e provincia

E’ scoppiata la psicosi meningite in Campania e in modo particolare a Napoli e provincia dove da ieri mattina gli ospedali sono in tilt.  Pronto soccorso presi d’assalto e perfino i malati in codice rosso vengono assistiti in ritardo. La centrale operativa del 118 è stata invasa da fax degli ospedali per segnalare le emergenze. Negli ospedali non ci sono posti neanche in barella spesso vengono utilizzate quelle delle ambulanze. Una vera e propria emergenza. Anche se il professore Franco Faella, decano dell’infettivologia campana rassicura: “Nessuna epidemia, i dati sono in linea con quelli storici”. Ma da ieri mattina l’intero sistema sanitario della Campania è andato in crisi e in una nota ufficiale inviata anche al direttore generale dell’Asl, Elia Abbondante e al prefetto, Gerarda Pantalone, gli operatori del 118 sottolineano la permanenza delle ambulanze presso i presidi con conseguente grave ritardo per l’invio dei mezzi di soccorso, inclusi i codici rossi, si specifica anche che tutti i pronto soccorso di Napoli hanno dichiarato emergenza e chi non l’ha segnalato via fax ha “comunicato telefonicamente su linea registrata 118 perché non avevano il tempo di scrivere messaggi fax”. Ambulanza bloccate quindi e c’è stato chi è stato costretto a portare feriti o ammalati anche in gravi in ospedale con propri mezzi per la mancanza o gravi ritardi per le ambulanze. A ciò si aggiunge che è scoppiata la corsa ai vaccini contro la meningite. Cosa questa ha colto di sorpresa le Asl, raddoppiando e triplicando le richieste in queste ore in una regione come la Campania tradizionalmente tiepida sul terreno della prevenzione, riportando nei centri vaccinali dei distretti famiglie che solitamente disertano gli studi dei pediatri e dei medici di famiglia per le profilassi infantili e le vaccinazioni stagionali. Le scorte di vaccini si sono rapidamente esaurite nelle farmacie mettendo in affanno i centri vaccinali della Asl. Ogni giorno decine di mamme accompagnano senza prenotazione i loro figli al distretto sanitario che pertanto non riesce ad evadere tutte le richieste garantendo non oltre 35-40 siringhe al giorno. Insomma un vero caos e oggi si resta in attesa di risposte da parte della Regione Campania.


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