Confermata la condanna all’ergastolo anche in Corte d’Assise d’Appello di Salerno per il giovane boss Vincenzo Villacaro, detto Ciro. Per i giudici è il killer di Donato Stellato, ucciso nel febbraio del 2007 a corso Garibaldi mentre era in auto insieme alla compagna. Villacaro era insieme a Vincenzo D’Andrea (condannato in abbreviato a trent’anni) di essere il carnefice del fratello di Pappacchione, primo vero obiettivo del gruppo di fuoco. Condanne più leggere, invece, per i “ragazzi” che foraggiavano il clan attraverso le rapine e lo spaccio di droga. Tre anni in meno per Ivan Del Giusto che dai 18 anni di pena scende a 15; Salvatore Nigro va dai 12 anni del primo grado ai 9 anni e mezzo; un anno e 4 mesi in meno anche per Giovanni Zullo (dagli 8 anni e 4 mesi ai 7 di ieri). Disposto per due imputati (Villacaro e Del Giusto) anche un risarcimento di 16mila euro a due fratelli commercianti che sono stati vittima di episodi criminali. Per il napoletano Ezio Prinno, ras dei Quartieri Spagnoli di Napoli che con la sua famiglia controlla la Rua Catalana e fornitore di droga dei salernitani, è stato inammissibile il ricorso per il secondo grado del processo. A inchiodare Villacaro sono state le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, su tutti Ciro De Simone e Francesco Salvini, Raffaele Del Pizzo e Dario Iannone. Il clan di Villacaro fu smantellato (14 arresti) nel marzo del 2012 grazie alle dichiarazioni di Ciro De Simone, alias ‘o limon.