Sanità e corruzione, Cantone: “Non servono microspie e agenti provocatori negli uffici pubblici

“Non dobbiamo imbottire gli uffici di chi amministra beni pubblici di microspie o assumere agenti provocatori per scoprire se un funzionario e’ onesto o no. Quel che serve è la prevenzione, che passa innanzitutto per la trasparenza che si deve ai cittadini i quali devono chiedere conto ogni giorno dei soldi spesi”. Il presidente dell’Autorita’ anticorruzione, Raffaele Cantone, non ha dubbi su come si contrastano i fenomeni illeciti nella pubblica amministrazione. “Bisogna lavorare dall’interno e fare sistema”, puntualizza a Napoli. L’occasione per parlarne è ad un convegno organizzato nella sede dell’universita’ Orientale, su “Corruzione nella Sanita’, un tema sottovalutato dagli operatori?”. Per Cantone, la corruzione nel sistema della Sanita’ “esiste, e’ pervicace, profonda e grave. Ma se diciamo che tutto è corruzione, rinunciamo a combattere”. Consiglia dunque il magistrato ai tanti manager del settore presenti di “ammettere che c’è il problema del conflitto di interessi e intervenire prima che si arrivi alle manette, perchè ogni centesimo perso per la corruzione è un centesimo sottratto al cittadino e alla sua salute”.


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