La “banda del rame” era organizzata come una vera e propria catena di montaggio. E per mettere a segno il “colpo” ognuno doveva sapere cosa fare e quando farlo. Tutto crononometrato. Il colpo era la Centrale Termoelettrica in via Strada Vigliena, nel quartiere San Giovanni a Teduccio. Il gruppetto di ladri, composto da 11 napoletani pregiudicati, non è riuscito nel colpo che ieri pomeriggio è stato sventato dai poliziotti insospettiti da uno strano via vai nei pressi della zona portuale che confina con la Centrale termoelettrica. I malviventi avevano praticato un buco nella recinzione perimetrale della struttura e, una volta dentro, avevano forzato il cancello di un capannone per smantellare i quadri elettrici ed i cavi di rame da depredare.
Ogni componente del gruppo in azione aveva un ruolo ben preciso da chi tranciava i fili, a chi li trasportava con un carrellino all’esterno del capannone a chi sezionava le componenti dei quadri smantellati. I ladri erano anche ben attrezzati con torce da miniera, martelli e piede di porco secondo un piano dettagliato che somigliava ad una catena di montaggio per rubare 400 metri di cavi di rame nel minor tempo possibile. I poliziotti, intervenuti con le volanti del Commissariato Poggioreale, San Giovanni ed Upg., hanno intercettato i movimenti sospetti all’esterno del cantiere e si sono introdotti dall’ingresso principale, circondando i malviventi che hanno cercato di darsi alla fuga.
I ladri che si erano nascosti ai piani più alti del capannone, nell’intercapedine tra il tetto e la caldaia, sono stati scoperti dagli agenti e arrestati per il reato di furto aggravato. Stamane si svolgerà il processo per direttissima degli 11 pregiudicati, tutti del quartiere San Giovanni, che avevano costituito la «banda del rame».