Spaccio al Pallonetto, il procuratore Colangelo: “Per quei minori il crimine è normalità”

Napoli. Una bambina di 8 anni che confezionava dosi di droga e un bimbo di 12 che spacciava in strada: è una delle circostanze emerse dalle indagini dei carabinieri di Napoli coordinate dalla DDA partenopea sul clan Elia, attivo nelle zone del cosiddetto “Pallonetto di Santa Lucia”, nel centro del capoluogo. Lo sfruttamento di minori nelle attività illecite è stato evidenziato dal procuratore della Repubblica, Giovanni Colangelo, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i particolari dell’operazione alla quale hanno partecipato anche il procuratore aggiunto Filippo Beatrice e il comandante provinciale dei Carabinieri Ubaldo Del Monaco. Il procuratore ha sottolineato che i bambini “vivono in un ambiente in cui il crimine è normalità e quotidianità”. “É chiaro – ha aggiunto Colangelo – che i bambini quando cresceranno riterranno normale l’attività illecita. É un circolo vizioso che bisogna spezzare”. Colangelo ha anche affermato che l’impegno della magistratura e delle forze di polizia è intenso ed ha richiamato anche le altre istituzioni dello Stato e i cittadini stessi a impegnarsi per fronteggiare la criminalità.


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