Avellino. Operazione Domus: smantellato il giro di spaccio tra la bassa Irpinia e Torre Annunziata. I carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno eseguito stamattina un’ordinanza cautelare a carico di 11 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Avellino. In cinque sono finite in carcere, tre ai domiciliari, 2 sottoposti all’obbligo di dimora e una all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel corso di una conferenza stampa che si è conclusa poco fa, il procuratore capo Rosario Cantelmo, ha illustrato i dettagli dell’indagine che ha portato stamattina all’esecuzione della misura da parte di 100 uomini dell’arma, nelle province di Avellino e Napoli, nei comuni di Avellino, Solofra, Aiello del Sabato, Montoro e Torre Annunziata. Un’indagine partita nell’ottobre del 2015 quando i carabinieri della stazione di Solofra, individuarono nella frazione di S.Antagata Irpina un’abitazione frequentata da alcuni ragazzi nelle ore serali e notturne, dove un uomo detto ‘Stasio’ o ‘Stanislao’ spacciava stupefacenti di ‘ottima qualità’ a detta degli assuntori. Le indagini sono proseguite fino a marzo 2016 con attività tecniche e intercettazioni a carico di Stanislao e della madre, sua ‘fattiva collaboratrice’ nell’attività di spaccio di cocaina e hashish a numerosi giovani provenienti soprattutto dai comuni di Montoro e Solofra. I militari hanno registrato l’attività di vendita anche attraverso l’installazione di una telecamera.
Alcuni assuntori hanno fornito ampie indicazioni circa il modus operandi e l’identità degli spacciatori. I pusher, secondo quanto emerso dalle indagini, ricevevano telefonicamente gli ordinativi di droga. Grazie ad un linguaggio convenzionale ‘bomba’, ‘caffè’, ‘tritolo’, ‘pensiero, ‘regalo’ e con espliciti conteggi delle somme di danaro pusher e acquirenti concordavano il tipo di stupefacente e il prezzo. Nel corso dei pochi mesi di indagine i militari hanno segnalato al prefetto circa 30 giovani per uso di stupefacenti. A carico di tre indagati anche l’accusa di furto in abitazione.