Terremoto e maltempo, sfiorata la rivolta nel carcere di Teramo: domani saranno sfollati 120 detenuti

Teramo. Si è sfiorata la rivolta nel carcere di Castrogno da ieri in emergenza per il maltempo, situazione aggravata dal terremoto di oggi. Nel pomeriggio, l’amministrazione penitenziaria si è attivata per sfollare 120 detenuti. Viste le condizioni delle strade, che attendono di essere sgombrate dalla neve nelle prossime ore, lo spostamento sarà effettuato domani. Nel carcere – fa sapere il Sappe – resteranno solo 100 detenuti tra 41 bis e sex offender. Inoltre è stato dato mandato al direttore della struttura per acquistare gasolio per i generatori e per incaricare una ditta che fornisca pasti caldi. Al momento l’erogazione dell’energia è assicurata dai gruppi elettrogeni. Il temporaneo trasferimento dei detenuti serve ad alleggerire la pressione sulla struttura e sugli stessi agenti penitenziari, anch’essi esposti alle difficoltà connesse con la pesante ondata di maltempo e a cui si si sono aggiunte le forti scosse si terremoto. Gli agenti in turno nella struttura questo pomeriggio sono 12.

“Da ieri sera – ha spegato il segretario provinciale del Sappe Giuseppe Pallini – l’istituto penitenziario è senza elettricità e le celle sono al gelo da giorni per un guasto all’impianto di riscaldamento. Non ci sono pasti caldi e la strada per raggiungere il carcere è impraticabile. Non abbiamo mezzi 4×4 per il trasporto del personale e dei detenuti da portare in tribunale o in ospedale”. “C’è il rischio di disordini – aggiunge Pallini – Già con il terremoto del 30 ottobre abbiamo avuto grossi problemi a far rientrare in cella i detenuti, figuriamoci adesso con il gelo e senza pasti caldi. Il direttore è andato a sbattere pugni in prefettura per avere dei rinforzi e per sbloccare velocemente un carcere che è alla paralisi”.


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